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Economia

Tassa di Soggiorno, Prisco a Boccali: "Giunta faccia passo indietro"

Il capogruppo di Fratelli d'Italia chiede di ascoltare gli operatori turistici e i loro dipendenti che hanno occupato il consiglio comunale esasperati dalla tasse e crisi economica

“Meglio tornare indietro sulla scelta della tassa di soggiorno e abolire il regolamento applicativo della stessa. Il Sindaco non ammette dissensi, ma si faccia prima un esame di coscienza”.
Torna così sull’argomento, dopo le levata di scudi degli operatori turistici in Consiglio comunale dei giorni scorsi, il gruppo Fratelli d’Italia che si era opposto con forza all’applicazione a Perugia della Tassa di soggiorno sin dai suoi albori.

“E’ una tassa inutile e dannosa per l’immagine della città. A pagarlo in realtà saranno gli operatori – continua il gruppo di opposizione – e rischia, in questo particolare momento economico e sociale, di incidere negativamente sull’economia cittadina, anche con preoccupanti riflessi occupazionali. Se dalla Giunta ci si rende conto di questi riflessi, bastano due sedute tra commissione e Consiglio, per cancellarla o almeno differirla di un altro anno, vedendo come andranno le cose nel 2014, consentendo così un necessario ulteriore approfondimento".

L'esponente dell'opposizione ricorda anche come già l’applicazione dell’IMU al 10,6 per le attività produttive abbia penalizzato le imprese: "Il Sindaco si faccia carico delle istanze sollevate dalle categorie. Perugia non può permettersi di essere l’unica città umbra ad applicare questa tassa. E’ marketing negativo. In questo senso – conclude FdI – mi pare che questa Amministrazione abbia già dato degna prova, ma Perugia si merita altro”.

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