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Economia

Blitz della Forestale nel mondo del tartufo umbro: multe e sequestri

Non tutto quello che è tartufo venduto in Umbria è tartufo. La conferma arriva dalla Forestale che ha effettuato oltre 820 controlli. In molti casi mancavano indicazioni con la provenienza. Cresce la piaga dei cavatori abusivi

Non è tutto  tartufo umbro quello che "luccica" sui banchi dei venditori e cresce la piaga dei cercatori abusivi, senza licenza. La Guardia Forestale ha vigilato sulla raccolta del tartufo estivo eseguendo 820 controlli tra i cavatori fino ad arrivare ai rivenditori. 

Sono stati 65 i verbali elevati per un totale di multe che hanno superato i 55mila euro e sono stati sequestrati oltre 35 chili di nero estivo ( donati a ospizi, orfanatrofi e mense per indigenti).  Tra le infrazioni più frequenti in fase di raccolta sono state accertate: raccolta in epoca di divieto, ricerca tartufi con più di due cani e mancato pagamento della tassa regionale. 

Mentre in fase di commercializzazione: la mancata classificazione del prodotto confezionato, la vendita di prodotto fresco privo di cartellino con le indicazioni obbligatorie, la mancanza di tracciabilità del prodotto, in un caso, nell'area  della cascata delle Marmore, è stata accertata la vendita ambulante in assenza di autorizzazioni. 

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