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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Regione, il punto sui tagli: dal trasporto alla sanità pubblica

Nella conferenza stampa di fine anno la Giunta regionale e il Presidente Marini hanno messo in chiaro quanti tagli fino al 2014 si dovranno subire e diventa dunque difficile progettare il futuro

La conferenza stampa di fine anno della Giunta regionale ha permesso di fare anche il punto sui tagli che l'ente subirà in fatto di trasferimento dei fondi dallo Stato, una situazione che mette fortemente a rischio i futuri servizi rivolti ai cittadini.  Il complesso di tali manovre per i bilanci delle Regioni ha significato, secondo la Regione, "riduzione delle risorse previste per la sanità regionale, inasprimento delle regole del patto di stabilità interno, tagli (insostenibili) di trasferimenti dal bilancio dello Stato, “azzeramento” della capacità di indebitamento delle Regioni, l’impatto sul bilancio della Regione. Per la Regione Umbria tali provvedimenti comportano minori risorse nel periodo 2011-2014, pari a: 251 milioni per il 2011, 364 milioni per il 2012, 475 milioni per il 2013, 531 milioni per il 2014.

I riflessi sulla sanità - Le manovre del Governo attraverso la riduzione del FSN 2011-2012 per farmaceutica e personale, la vacanza contrattuale, il mancato rifinanziamento dei tickets nel 2011 e la riduzione del livello del FSN hanno significato per la Regione Umbria minori risorse rispetto ai dati tendenziali pari a: 32 milioni di euro nel 2011; 64 milioni nel 2012; 125 milioni nel 2013; 181 milioni dal 2014.

Con il Patto i Stabilità per le Regioni si restringeranno le possibilità di pagamento (e di impegno). Per la Regione Umbria significa minore possibilità di pagamenti per circa 115 milioni nel 2011 rispetto al 2010, di ulteriori 65 nel 2012 rispetto al 2011 e di ulteriori 50 nel 2013 e nel 2014, rispetto al 2012.

“AZZERATE” TUTTE LE RISORSE DAL BILANCIO DELLO STATO per funzioni conferite e delegate e di altri settori (ambiente; trasporto pubblico locale su ferro; viabilità; incentivi alle imprese; demanio idrico; opere pubbliche; agricoltura; politiche sociali; borse di studio; politiche per la famiglia; edilizia residenziale agevolata; non autosufficienza). Per la Regione Umbria significa, complessivamente, minori risorse per 133 milioni nel 2012 e 140 nel 2014 e successivi. Nel prossimo futuro, le politiche di austerità costituiranno probabilmente il filo conduttore delle manovre governative con inevitabili ripercussioni sui bilanci degli enti territoriali.

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