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Economia Spoleto

Altre 100 famiglie umbre mangeranno un panettone amaro: salta (di nuovo) la Novelli tra le polemiche e appelli

Povera Umbria! Dopo la Tagina di Gualdo tadino dove rischiamo il posto in 200 ma nessuno dei vertici vuole aprire bocca, sotto l'Albero è tornana anche la drammatica vertenza della Ex Novelli - stabilimenti a Spoleto, Terni e Amelia - azienda che solo sulla carta era stata salvata con l'acquisto da parte della famiglia Greco. Ma che qualcosa non stesse andando per il verso giusto lo si era capito negli ultimi mesi: l'accordo su investimenti non rispettato, addirittura lettera di licenziamento per 40 persone.

Oggi è arrivata la notizia-mazzata: la sentenza del Tribunale di Castrovillari che sancisce il fallimento di Alimentitaliani (che aveva acquisito la Novelli). Ed ecco che altre cento famiglia umbre sono rimpiombate nella disperazione. "Richiamiamo l’attenzione di tutte le istituzioni regionali affinché si trovi finalmente una soluzione alle problematiche di lavoratori dell’ex Gruppo Novelli” è l'appello per una nuova trattativa lanciato da Stefano Tedeschi, segretario regionale di Uila Uil.

“Le segreterie nazionali – ha proseguito Tedeschi – hanno chiamato il Ministero dello sviluppo economico che già conoscendo la vicenda ha previsto di incontrare la settimana prossima la famiglia Greco e dopo Capodanno di convocare il tavolo con le organizzazioni sindacali”. “Fare supposizione su quello che ora succederà – ha concluso Tedeschi – è prematuro.  Comunque nella sentenza è prevista la continuità produttiva almeno per un anno e questo ci dà speranza sul mantenimento dell’occupazione”. Dunque il Ministero è stato riattivato e ci sarebber, il condizionale è d'obbligo, un lasso di tempo per continuare la produzione e sperare in un nuovo acquirente.

Il senatore del Movimento 5 Stelle Stefano Lucidi non risparmia critiche alle istituzioni umbre, spoletine e ternane che hanno sempre sostenuto l'acquisto da parte di Alimentitaliani srl, risultato fallimentare, nonostante l'offerta non fosse chiarissima e alcuni soci della Novelli non erano favorevoli. "Il sottoscritto aveva già presentato una interrogazione parlamentare, n. 3-04074 il 24 ottobre 2017, nella seduta n. 904, con la quale chiedevo chiedevo di verificare la correttezza delle dichiarazioni fatte a quel tavolo. Ho depositato oggi una nuova interrogazione aggiornata con i fatti delle ultime ore. Questa volta purtroppo non si tratta di vertenza sindacale o lavorativa qui si parla di FALLIMENTO. È evidente che chi ha partecipato e ha concorso a questi accadimenti, a queste vicende senza evidenziare il minimo dubbio, ma avallando invece scelte disastrose, dovrebbe avere almeno la decenza di fare un silenzioso passo indietro, per rispetto dei lavoratori, delle famiglie e dei cittadini".

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