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Spending review: taglio posti letto in ospedale? In Umbria aumentano

I posti letto ospedalieri in Italia diminuiranno di almeno 7.389 unità per effetto dell'art. 15 comma 13 del decreto sulla spending review, ma l'Umbria è l'unica Regione in cui aumenteranno

I posti letto ospedalieri in Italia diminuiranno di almeno 7.389 unità per effetto dell’art. 15 comma 13 del decreto sulla spending review. E’ quanto prevede lo schema di regolamento sulla “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, inviato alla Conferenza Stato-Regioni dal Ministro della Salute Renato Balduzzi di concerto con il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli.

Il Regolamento indica il metodo di calcolo per la riduzione delle Unità operative complesse e la riconversione delle strutture ospedaliere. All'1 gennaio 2012 in Italia erano presenti 231.707 posti letti (3,82 ogni mille abitanti) di cui 195.922 per acuti (3,23 ogni mille abitanti) e 35.785 per post-acuti (0,59).

La legge 135/2012 indica come obiettivo una media complessiva di 3,7 posti letto per mille abitanti, di cui 0,7 deve essere dedicato a riabilitazione e lungo-degenti e i restanti 3 per gli acuti. Le Regioni che ad oggi presentano un numero di posti letto superiore a quello previsto dai nuovi standard dovranno provvedere alla riorganizzazione. Laddove, invece, il numero dei posti letto attuali fosse inferiore, le Regioni avranno la facoltà di aumentarli fino alla soglia indicata dal Regolamento.

L’Umbria è l’unica Regione che potrà aumentare i posti letto in entrambe le tipologie. Infatti la nostra Regione al primo gennaio 2012 aveva
2.827 posti letto ospedalieri acuti, 323 per i post-acuti per un totale complessivo di 3.150. Dopo la spending review avremo, dunque: 2.921 posti per acuti, 682 post-acuti per un totale di 3.603; con un surplus di 453 posti letto ospedale. Altro che tagli!

 

     



 

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