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Salvare gli olivi secolari: parte la campagna di "adozione", ecco come partecipare

Diamo uno strumento di riconoscimento agli ulivi apolidi, dotiamoli di una scheda individuale, prima che si perdano preziose identità

Diamo uno strumento di riconoscimento agli ulivi apolidi, dotiamoli di una scheda individuale, prima che si perdano preziose identità. Questo il senso del progetto “L’olivo genealogico”, tenacemente perseguito dall’Associazione Le Olivastre. Gruppo di donne passignanesi, sensibili  ai temi ecologici.

Si tratta di una vera campagna “di adozione” che intende coinvolgere la comunità passignanese per il recupero di olivi secolari che punteggiano un ettaro e mezzo di collina. Il finanziamento proviene dalla Comunità Europea e va avanti grazie al lavoro volontario, su impulso dell’associazione. Che già può appendere al petto la medaglia del recupero di un bell’oliveto¸ oggi a rendita.

Anche gli ulivi potati hanno bisogno di manutenzione, che dovrà essere fornita dai volonterosi iscritti all’associazione. Oltre al recupero e alla ripulitura, il secondo obiettivo è quello di fornire una carta d’identità attraverso il riconoscimento varietale. Ogni pianta verrà schedata coi dati relativi a foglie, infiorescenze e frutti. Insomma, se è lecito il paragone con la specie umana, il genitore “adottivo” s’impegnerà nella scoperta del genitore “biologico” dell’olivo adottato.

Un’occasione propizia per unire recupero della natura, momento ludico e didattico. Difatti la scienza dell’olio è un sapere quanto mai ricco e articolato, che attiene alla cultura generale delle persone. Specie in una regione ad alta vocazione olearia, come la nostra. Per adottare un olivo occorre una quota di 20 euro, ampiamente ripagata col diritto a ritirare due bottiglie da 0.50, di olio EVO (extra vergine di oliva). Naturalmente: ecologico! Informazioni alla mail leolivastre@virgilio.it.

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