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Riesplode il caso Perugina, la rabbia delle Rsu: "La Nestlè poco interessata al marchio"

L'appello: "Ci attendiamo che nei prossimi giorni le Istituzioni, come già hanno fatto nelle settimane scorse, siano al nostro fianco in un’ottica di complementarità in questa fondamentale vertenza Perugina”.


La RSU Perugina torna a suonare l'allarme sul futuro dello stabilimento di San Sisto. Una forte preoccupazione che arriva a distanza di un anno dalla sottoscrizione in Confindustria di un importante accordo con la multinazionale Nestlè, all'interno del quale è stato attivato il contratto di solidarietà per gli oltre 800 dipendenti a tempo indeterminato dello stabilimento. 

In questo lasso di tempo la RSU ha più volte e in più sedi (Confindustria, Coordinamento Nestlè nazionale, Coordinamento Nestlè europeo) incalzato l'azienda chiedendo appunto il Piano Industriale per la Perugina,  ma l’unica cosa certa ottenuta come risposta è stato l’ulteriore calo dei volumi produttivi, che per la prima volta sono scesi sotto le 25.000 tonnellate.

"Questo estremo silenzio - hanno scritto le Rsu - da parte di Nestlè, che pare comportarsi come se tutto andasse bene, non solo ci preoccupa, ma ci impone anche di chiedere nuovamente il coinvolgimento delle Istituzioni locali, regionali così come del Governo.In questi giorni si è insediata la nuova giunta regionale, con il nuovo assessore allo Sviluppo economico. Ci attendiamo che nei prossimi giorni le Istituzioni, come già hanno fatto nelle settimane scorse, siano al nostro fianco in un’ottica di complementarità in questa fondamentale vertenza Perugina”.

I sindacati hanno ribadito anche stavolta il loro concetto chiave: "in fabbrica esiste un mix vincente di esperienza, professionalità, flessibilità produttiva, varietà di produzioni, con un marchio storico riconosciuto in tutto il mondo come top del settore, che è appunto il marchio Perugina. Seppur in presenza di una crisi, non è possibile che la nostra fabbrica attraversi un momento storico così difficile, spiegabile solo con la scarsa attenzione che Nestlè sta dedicando al settore in Italia e in modo particolare a Perugia".


 

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