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Economia

Riforma del Diritto allo Studio, la Regione punta su istituti tecnici e rilancia i professionali

A fronte di un fondo da 4milioni per garantire l'istruzione a tutti, l'assessoe Casciari ha predisposto un piano triennale che va ad incentivare la ricerca e la specializzazione professionale per i giovani. Un modo per preparare i giovani quando (?) arriverà la ripresa

Istruzione e formazione. Queste le parole chiavi del nuovo Piano triennale per il diritto allo studio 2013-2015, presentato dalla Giunta regionale e fortemente voluto dalla vicepresidente  e assessore all’istruzione, Carla Casciari.  Il testo, che dovrà approdare in terza commissione prima di essere approvato dal consiglio regionale, “si colloca – come spiega una nota di Palazzo Donini - nel quadro più generale delle ‘politiche dell'apprendimento’ intese come l'insieme delle azioni rivolte a sviluppare l'innovazione, supportare l'inclusione sociale e la cittadinanza attiva, sostenere le competenze per il mercato del lavoro attraverso la valorizzazione del capitale umano lungo tutto l'arco della vita in coerenza con gli Obiettivi "Europa 2020”.
 
Obiettivi quindi ben precisi e chiari quelli sviluppati dalla Regione in un contesto prettamente eurocentrico. Obiettivi che prevedono un investimento per il solo 2013 pari a quattro milioni di euro. A questi si aggiungeranno ulteriori risorse regionali, statali e comunitarie che, come ha sottolineato Carla Casciari, “saranno destinati gli strumenti di programmazione relativi agli asili nido, all'università ed alle politiche attive del lavoro, all'educazione degli adulti, nonché alle politiche sociali, con particolare riferimento all'inclusione ed all'esercizio attivo dei diritti di cittadinanza”. 
 
Altri quattro milioni di euro saranno invece investiti per interventi di politica sociale a favore delle famiglie in difficoltà, aiuto che potrà arrivare, qualora il reddito fosse basso, anche dall’esenzione del pagamento dei libri scolastici. Investimenti importanti quindi che prevederanno inoltre per lo sviluppo dell'Istruzione Tecnica Superiore due milioni e 400 mila euro, mentre nel bilancio regionale saranno destinati 800 mila euro per l'Istruzione e formazione professionale e 500 mila euro per le azioni di innovazione tecnologica nelle scuole, dando attuazione all'Agenda digitale dell'Umbria. Non viene tralasciata neanche l’edilizia scolastica per la quale sono stati previsti a bilancio, ancora tutto da approvare, cinque milioni e quattrocento mila euro. 
 
Un progetto importante quindi per la Regione Umbria.“Se l'educazione e l'apprendimento  - ha infine spiegato la vicepresidente - vengono ad assumere una posizione centrale nell'agenda della giunta regionale è chiaro che il servizio più significativo che possiamo offrire alle nuove generazioni e alle loro famiglie consiste proprio in un sostegno affinché la scuola ed il sistema formativo garantiscano quelle competenze indispensabili che consentano loro di inserirsi da protagonisti in una realtà sempre più articolata e con pochi punti di riferimento”.

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