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Regione Umbria, quasi 4 milioni di euro per aiutare i poveri: "Assegni ogni mese e contatti per trovare lavoro"

Oggi la preadozione in giunta regionale: ecco tutte le novità

Un'arma in più per superare le conseguenze disastrose delal crisi. Oggi sarà preadottato dalla Giunta regionale. Così l’Umbria, per la prima volta, avrà un Piano regionale per la lotta alla povertà “finalizzato a sostenere persone e famiglie in difficoltà economica e a contrastare fenomeni di esclusione sociale”. A disposizione oltre 3,6 milioni di euro per il 2018, tra risorse statali e regionali, con l’obiettivo “di promuovere un sistema integrato dedicato all’inclusione sociale”. L’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, lo ha presentato ai rappresentanti di Comuni, Zone sociali, Terzo settore, Aziende sanitarie regionali, sindacati, mondo del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale, soggetti pubblici e privati interessati al tema, avviando la partecipazione del documento. All’incontro alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, era presente anche Carlos Chiatti, rappresentante della Banca Mondiale, istituzione internazionale che ha supportato i tecnici regionali nell’elaborazione del Piano.

“L’obiettivo – ha detto Barberini – è costruire un sistema innovativo e stabile di interventi, capace di fornire risposte strutturali ed efficaci alle molteplici e diverse forme di povertà presenti nel territorio regionale. L’idea è quella di rafforzare la rete e la collaborazione tra i servizi, con azioni concrete indirizzate in particolare alle persone uscite dal mercato del lavoro, a quelle vulnerabili e in povertà estrema, alle famiglie con minori”. E ancora: “La povertà – ha sottolineato l’assessore –, in particolare quella estrema, rappresenta un’emergenza in tutto il Paese: nel 2017 abbiamo registrato il record di poveri assoluti degli ultimi 12 anni, con oltre 5 milioni di persone in questa condizione, circa l’8,4 per cento della popolazione”.

Il dato più allarmante è che la povertà interessa anche le nuove generazioni: ”Oggi, paradossalmente, - ha proseguito - gli anziani stanno meglio dei giovani, con i primi che pur in una situazione di difficoltà, consentono alle famiglie di andare avanti. In Umbria – ha proseguito – il quadro è lo stesso, con sempre più persone in difficoltà. In questo contesto, servono strumenti e interventi nuovi, coinvolgendo servizi sociali, servizi sanitari, mondo del lavoro, terzo settore e organizzazioni per elaborare strategie e risposte comuni”.

E ancora: “Li mettiamo in campo dando attuazione a una legge specifica contro la povertà, introdotta nel 2017 per la prima volta in Italia, sperimentata attraverso il Sia (Sostegno inclusione attiva) e oggi attuata attraverso il Rei (Reddito d’inclusione)”. “Il Piano – ha spiegato Barberini – è teso a favorire l’autonomia delle persone, promuovendo anche un cambiamento culturale nelle politiche di contrasto al fenomeno. Si tratta di uno strumento innovativo, fondato su tre pilastri: sostegno al reddito, con erogazione di un contributo economico mensile a fronte dell’attivazione di progetti personalizzati tesi alla fuoriuscita dal disagio; inclusione sociale e lavorativa, attraverso il dialogo con attività produttive, associazioni di categoria e terzo settore per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro delle persone più vulnerabili; servizi sociali di qualità potenziando i punti di ascolto dei bisogni e la presenza sul territorio. Sarà fondamentale il ruolo dei Comuni, dei distretti sanitari, dei Centri per l’impiego e del Terzo settore, attraverso una governance unitaria che coinvolga sociale, sanità, lavoro e formazione”.

“Questa strategia – ha evidenziato Barberini – darà una risposta concreta e strutturale a chi si trova in situazioni di disagio, potendo contare su risorse certe per oltre 3,6 milioni di euro per il 2018, così ripartiti tra le dodici Zone sociali della regione: il 30 per cento in base al numero dei già beneficiari del Sia e del Rei; il 40 per cento in base alla popolazione residente; il 30 per cento in base alle persone in età lavorativa. L’obiettivo è garantire in tutta la regione livelli essenziali di prestazioni”.

“Le azioni previste dal Piano regionale per il contrasto alla povertà – ha concluso l’assessore – si integrano con quanto già attivato dalla Regione Umbria per promuovere interventi di inclusione sociale e lotta alla povertà, per sostenere l’inclusione attiva, l’occupazione e le pari opportunità tra i cittadini, che ha visto lo stanziamento di oltre 55 milioni di euro di risorse europee e di fondi ingenti del bilancio regionale. Tutto ciò, per cercare di rispondere in maniera sempre più efficace a un’emergenza regionale e nazionale, riducendo la precarietà e dando speranza a chi si trova più in difficoltà. Il Piano sarà approvato in via definitiva dalla Regione appena tutti i soggetti coinvolti nella fase di partecipazione forniranno proposte finalizzate al miglioramento dello stesso”.

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