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Economia

A Perugia parte la rivoluzione della spesa: mercato made in Umbria, ordini online e ritiri senza perdite di tempo

Il progetto ‘Prima - prodotti e innovazione per un nuovo mercato agricolo’, realizzato da Cesar con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio

Immaginate un mercatino aperto 24 su 24, a pocchissima distanza dal vostro luogo di lavoro, con prodotti a chilometro zero, il tutto rigorosamente made in Umbria e su misura ai vostri orari... non sarebbe una bella rivoluzione della spesa? Certamente sì. Al momento non esiste ma questa idea sta prendendo forma grazie al Centro per lo sviluppo agricolo e rurale (Cesar) di Casalina di Deruta, attraverso il progetto ‘Prima - prodotti e innovazione per un nuovo mercato agricolo’, realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.                                                                                      
                                                                                                                                                  
Il progetto Prima prevede la realizzazione di un marketplace, un mercato agricolo on line di prodotti esclusivamente umbri che vengono consegnati in ‘food lockers’, cioè armadietti (anche refrigerati), posizionati direttamente sul luogo di lavoro o luoghi di alta frequentazione, con possibilità di ritiro della spesa nell’arco di 24-48 ore. La mission è promuovere nuove forme di commercio dei prodotti agricoli e agroalimentari che valorizzi le produzioni locali e allo stesso tempo ‘doni’ più tempo libero al consumatore/dipendente di aziende. Dai dati forniti dal Cesar sono state circa 80 le aziende agricole umbre contattate, la metà delle quali ha dato un feedback positivo. Di questa metà, l’80% si è mostrato realmente interessato.

“Negli ultimi dieci anni – ha affermato il direttore di Cesar Frascarelli – il consumatore è cambiato tantissimo e oggi cerca il risparmio in termini economici e di tempo, così come benessere e salute nel cibo. Una volta l’agricoltura produceva e cercava di vendere, oggi lo schema è cambiato: non più produci e vendi ma ascolta (il consumatore) e rispondi. Il consumatore vuole un prodotto fresco ma non ha tempo di andare in azienda ad acquistarlo, vuole un prodotto salutistico ma ha difficoltà a reperirlo nei canali tradizionali. Con questo sistema dei food locker, già sperimentato in altre realtà, cerchiamo di dare la giusta risposta”.

“Puntiamo a grandi città come Roma – ha spiegato Martella di Cesar – ma anche Perugia, vicino a grandi aziende o enti dove lavorano molte persone. Abbiamo immaginato prodotti ad alto valore aggiunto come la carne di razze pregiate, prodotti biologici, latticini freschi, oppure ortofrutta a chilometro zero, in modo che possano giovarne i piccoli produttori locali che sono quelli che hanno maggiori difficoltà a piazzare i prodotti. Questi vengono portati alla piattaforma logistica dove ci sono degli addetti al confezionamento del box spesa. Una volta consegnata al luogo di ritiro prestabilito il consumatore può prelevarla grazie al qr code associato, che avrà conservato sullo smartphone. Qualora non la ritirasse la spesa è persa. Partiremo con la sperimentazione da Perugia per poi espanderci verso Roma, negli agglomerati intorno al raccordo anulare dove c’è un’utenza più vasta”.

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