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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Primo Maggio, Camusso, Bonani e Angelleti scelgono l'Umbria per il loro "Fate Presto"

Presentato il programma della mobilitazione nazionale per il Primo Maggio dei sindacati Cisl, Cgil e Uil. Si attendono almeno 10mila manifestanti di cui 4 mila da tutto il Paese

Il "fate presto" al Governo, al Parlamento e alle istituzioni locali su cassa integrazione, disoccupazioni e pensioni sarà lanciato dai sindacati nazionale, il Primo Maggio, proprio da Perugia. L'Umbria sarà teatro del lavoro non solo per la morte delle due dipendenti regionali durante la terribile sparatoria del Broletto, ma anche per la sua crisi: 12 mila umbri in cassa integrazione, una disoccupazione giovanile molto alta, pensionati al minimo da record e molte piccole imprese ridotte al lastrico. Il promo maggio di Cisl, Uil e Cgil è stato presentato dai vertici regionali: si partirà alle ore 10.00 da piazza Partigiani con un corteo che confluirà in piazza IV Novembre. Qui, intorno alle 11.00, si terranno i comizi dei tre segretari nazionali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Gli organizzatori stimano una presenza di oltre 10.000 manifestanti, di cui circa 4.000 da fuori regione.

UIL - “Il lavoro deve diventare la priorità assoluta – ha detto Claudio Bendini, segretario regionale della Uil Umbria – l'Istat ci ha detto che circa 1 milione di famiglie italiane vivono senza un reddito da lavoro, e molte di queste anche con figli. Dunque – ha aggiunto – le dimensioni del problema sono drammatiche. E' necessario avviare immediatamente un percorso di sviluppo in grado di rilanciare l'occupazione”.

CISL - “Accogliamo la decisione di celebrare il Primo Maggio a Perugia con grande orgoglio, ma anche con la consapevolezza dell'impegno di cui ci facciamo carico – ha detto Ulderico Sbarra, segretario Cisl – Crediamo che l'Umbria, a partire da questo appuntamento, possa diventare il simbolo del riscatto del Paese, che passa necessariamente dalla crescita,
attraverso riforme, lavoro e una maggiore equità”.

CGIL - “L'Umbria diventa capitale del lavoro, un valore dal quale ripartire per uscire dalla crisi – ha detto il segretario Cgil, Mario Bravi – una crisi che ha ormai raggiunto proporzioni drammatiche, con 28mila posti di lavoro persi in tre anni nella nostra regione e un'emergenza assoluta per la cassa integrazione in deroga sulla cui copertura non ci sono
ancora garanzie”.

I tre segretari di Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria hanno poi sottolineato l'importanza di un Primo Maggio unitario e della ripresa del percorso comune su temi fondamentali come la rappresentanza sindacale, che sarà oggetto della discussione in programma il prossimo 30 aprile, quando si riuniranno a Roma gli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil nazionali.

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