rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Piano di sviluppo rurale Umbria, la promessa della Regione: nuovi bandi entro la primavera 2015

La fase di negoziazione con Bruxelles entra nel vivo. Cecchini: "Puntiamo sull'innovazione e sulla valorizzazione dei giovani"

Una fase cruciale. E la linea del traguardo è lì, a portata di mano. “La prossima primavera”. Parola dell’assessore regionale alle Politiche Agricole dell’Umbria Fernanda Cecchini. Il negoziato con la commissione europea per l’approvazione nel nuovo piano di sviluppo rurale 2014-2020 è ormai nella fase più importante, dopo che a novembre sono arrivate le osservazioni della Commissione da Bruxelles. Tanto che l’assessore ha riunito questa mattina, martedì 23 dicembre, nella sede regionale del Broletto, il Tavolo Verde dell’agricoltura al quale hanno partecipato tutte le associazioni agricole della regione, ed ha fatto il punto: “Gli uffici dell’assessorato stanno lavorando per rielaborare il Piano, visto che è nostra intenzione concludere il negoziato nel tempo più breve possibile così da poter partire con i bandi entro la prossima primavera”.

Muoversi, quindi. In ballo c’è tantissimo Ancora l’assessore: “L’Umbria è stata la seconda regione italiana in assoluto, dopo la Lombardia, ad aver presentato e iniziato a discutere il Piano a Bruxelles – ha spiegato  Cecchini -. Indubbiamente partiamo da un punto di forza, rappresentato dal successo attuativo del Programma che si va ormai chiudendo e che ci ha fatto ottenere a gennaio un incremento significativo della dotazione finanziaria per il nuovo programma. Agli uffici di Bruxelles, abbiamo infatti illustrato come l’Umbria abbia operato bene, raggiungendo nel mese scorso l’obiettivo di spesa fissato per il 2014, con un avanzamento della spesa pubblica del ‘Psr’ di oltre il 73 per cento, che raggiungerà un avanzamento superiore ai 610 milioni di spesa pubblica complessiva, pari a circa il 78 per cento del totale disponibile, che verrà utilizzato integralmente entro la fine del 2015, ponendo l’Umbria ai primissimi posti tra le Regioni italiane”.

Il programma di sviluppo rurale Scommesse pesanti. Per il futuro dell’Umbria. “Il nuovo programma di sviluppo rurale si caratterizza per una forte dimensione innovativa e una dimensione accresciuta anche grazie a un cofinanziamento regionale molto elevato (149 milioni di euro in 7/9 anni) – ha spiegato l’assessore - . Con l'attribuzione di quasi il 12% di risorse all'innovazione, l'Umbria scommette su un'agricoltura, un'agroindustria e un ambiente rurale in cui ricerca, formazione, diffusione delle conoscenze facciano fare un salto di qualità dal punto di vista della competitività delle imprese e del territorio. Questo porterà a un'accentuazione della valorizzazione dei giovani diplomati e laureati, anima di queste innovazioni”.

Banda larga e tutela dell'ambiente Di più: “Il Programma dell'Umbria - ha sottolineato Cecchini - vuole anche favorire la competizione del territorio con un intervento massiccio in termini di banda larga e di reti di infrastrutture e servizi adeguate alle sfide che le campagne umbre dovranno affrontare nei prossimi anni. Accanto a ciò grande attenzione è posta sulla tutela dell'ambiente. Nelle due priorità riferite all'ambiente i Regolamenti europei pretendono che vi siano dedicate almeno il 30 per cento delle risorse”. E l'Umbria, invece, ne piazza sul piatto “circa il 40 per cento. Una somma pari a 250 milioni di euro di spesa pubblica che sosterrà gli investimenti delle aziende agricole e le filiere agro-alimentari puntando su innovazione e qualità delle produzioni”. Conclusione dell’assessore: “Occorrerà mettere in campo grandi innovazioni diffuse per cogliere tutte le opportunità di una sfida decisiva per il futuro dell'Umbria”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piano di sviluppo rurale Umbria, la promessa della Regione: nuovi bandi entro la primavera 2015

PerugiaToday è in caricamento