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Economia San Sisto

Perugina, lavoratori a Nestlè: "Serve una prospettiva"

I lavoratori della Perugina di San Sisto chiedono alla Nestlè maggiori garanzie in vista della crisi economica che sta per riversarsi nel Paese in questo 2012

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Per la condizione dei lavoratori della Perugina ecco una nota del coordinatore della Rsu di San Sisto.

"L’anno che chiudiamo in Perugina si è caratterizzato per una forte criticità che ha messo a dura prova i nervi e la compostezza di una realtà produttiva complessa e variegata come la nostra.Per i lavoratori, fissi e stagionali, l’impatto di una crisi economica e di mercato, che tutti viviamo in prima persona, è stato importante e ha comportato molti sacrifici. La Rsu si è impegnata, in questo periodo difficile, a garantire un’equità e una giustezza nella distribuzione delle ore lavorate al fine di scongiurare tensioni e dissapori tra lavoratori.
 
Fino all’ultimo giorno del 2011 l’impegno in questa direzione non è mai mancato, con la consapevolezza, però, che questo sarebbe servito a traguardare un periodo di difficoltà, per predisporre la fabbrica per un 2012 di ripartenza e di crescita sotto tutti i punti di vista.
Il 23 gennaio era previsto il Coordinamento Nazionale Nestlé in cui si sarebbe discusso di strategie e prospettive, ma l’ennesimo rinvio ci destabilizza e soprattutto ci priva di quelle informazioni necessarie per intavolare una discussione sul prossimo calendario di lavoro e per avere un confronto costruttivo con i lavoratori.

Noi riteniamo non più percorribile una strada fatta di scelte al ribasso e di mero contenimento dei costi; misure che abbiamo condiviso, ma solo come prime risposte alla crisi. Pretendiamo ora una strategia importante, che dia valore ai nostri prodotti, alla loro freschezza e al marchio Perugina. Pubblicità e marketing curati nel dettaglio, valorizzazione delle risorse interne, riappropriazione da parte della fabbrica delle leve decisionali: strumenti e metodi che devono, a nostro avviso, dare il senso, in maniera complessiva, della nostra presenza sul mercato, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

I lavoratori della Perugina hanno sempre dimostrato, non ultimo in occasione del lancio del Bacio bianco, una capacità di reazione, alle richieste del mercato e alle sottostimate previsioni di vendita, di alto livello, impegnandosi sui 21 turni pur di far fronte alle necessità e di dare un prodotto fresco e di qualità. Ora, però, c’è bisogno di un’azione chiara e di prospettiva da parte di Nestlè. Se è vero che la crisi economica si è abbattuta sul nostro Paese pesantemente, è altrettanto vero che oggi è il momento di scelte coraggiose e importanti, che faranno la differenza quando usciremo dalla crisi.

Molte aziende del settore crescono e addirittura nuovi marchi si affacciano sul mercato dei cioccolatini, con interventi pubblicitari rilevanti.Noi non vogliamo restare alla finestra e aspettare che passi la nottata. Per troppo tempo ci si è fatti forte della memoria del nostro passato, riducendo al minimo la pubblicità, ora, nella burrasca dei consumi, bisogna illuminare il nostro marchio. La Rsu e i lavoratori della Perugina esigono risposte, perché la nostra fabbrica è un valore importante da far crescere e non possiamo accettare una mancanza di politica attiva e di strategie da parte della Nestlè.



 

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