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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Piano industriale Perugina, si fa sentire l'amaro in bocca: in rivolta il M5S

Sulla questione ‘Rossana’ e ‘Ore Liete’, i vertici aziendali non si sbilanciano: al momento, sostengono che i marchi non si venderanno ma non è stata nemmeno affrontata l’ipotesi di futuri investimenti

"Dalle 'Ore Liete' alle ore tristi per la Perugina”. E' questo il commento che tutti i portavoce umbri del M5S hanno espresso congiuntamente nell'apprendere le sorti future dello stabilimento di San Sisto. Nella giornata di oggi, il capo mercato del gruppo Nestlè Italia, Leo Wencel, ha illustrato alle rappresentanze sindacali quello che doveva essere il piano industriale per un forte rilancio dello stabilimento umbro. Peccato, però, che il business plan sostenuto dai vertici Nestlè con uno stanziamento di 60 milioni di euro previsti nei prossimi tre anni, riguardi unicamente il potenziamento della produzione del 'Bacio' e delle tavolette di cioccolato.

“Con questi presupposti – affermano i portavoce del M5S – la fabbrica di San Sisto non rappresenterà più un polo dolciario che nei decenni è stato il fiore all'occhiello della nostra regione, ma sarà unicamente un centro specializzato nella produzione di cioccolato”. “E' avvenuto quello che temevamo – commenta la parlamentare M5S Tiziana Ciprini in Commissione Lavoro - poiché, sul versante occupazionale, i dipendenti vedranno perdere il proprio lavoro a beneficio della multinazionale svizzera in termini di riduzione di costi del personale e massimizzazione dei profitti. Presenteremo tutte le azioni opportune ad ogni livello istituzionale" - specificano i deputati Ciprini, Gallinella, Lucidi, l'europarlamentare Agea, i consiglieri regionali Liberati e Carbonari e quelli comunali Rosetti, Pietrelli e Giaffreda.

Sulla questione ‘Rossana’ e ‘Ore Liete’, i vertici aziendali non si sbilanciano: al momento, sostengono che i marchi non si venderanno ma non è stata nemmeno affrontata l’ipotesi di futuri investimenti. Un nuovo incontro tra i dirigenti della Nestlè e le Rsu è fissato il 7 aprile per comprendere con quali criteri sarà messo in atto il piano di rilancio.

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