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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Fuga di turisti da Perugia dopo tassa di soggiorno: "Sindaco la sospenda per il 2014"

Federalberghi chiede al Comune di Perugia di conoscere l'entità degli incassi e la destinazione delle risorse della tassa di soggiorno che non piace neanche ai turisti. Nell'ultimo semestre a Perugia presenze in calo del 4,8%

Niente di buono sul fronte turismo, con una lettera indirizzata al sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e all’assessore al bilancio Livia Mercati, Federalberghi (Confcommercio) torna a chiedere all’amministrazione comunale del capoluogo di rivedere le decisioni assunte in materia di imposta di soggiorno, sospendendone di fatto l'operatività per il nuovo anno.

Non è la prima volta per Federalberghi ma questa volta attraverso il vicepresidente Andrea Barberi, firmatario della lettera, gli albergatori perugini hanno chiesto di "conoscere ad oggi l’esatto importo degli incassi effettuati grazie all’imposta e, soprattutto, di aprire un tavolo di confronto tecnico assieme alle associazioni che definisca come verranno utilizzati tali introiti. In virtù delle disposizioni del Governo, secondo le quali il gettito relativo all’imposta di soggiorno è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, funzione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali".

Per il vicepresidente Barberi è fondamentale sospendere la 'tassa' "poiché l’esperienza di questi ultimi mesi dimostra ampiamente che questa imposta non aiuta il settore ricettivo e, più in generale, l’economia della città". La crisi del settore per gli albergatori è evidente nei dati che riguardano Perugia, se nel primo semestre di quest’anno l’Umbria turistica ha perso in media l’1,7% degli arrivi e il 3% delle presenze, nel comprensorio del perugino le cose sono andate peggio: il calo degli arrivi è stato del 5,4% e delle presenze del 4,8%.

Dati ancora più pesanti tenuto conto che la flessione è riferita allo stesso periodo del 2012, anno tra i peggiori per il turismo italiano e umbro. L’audizione, chiesta dai consiglieri Teresa Bellezza e Mauro Cozzari, e guidata dal consigliere Leonardo Miccioni, è stata occasione anche per ribadire la necessità di rivedere questa scelta dell’amministrazione comunale di Perugia, sospendendo quindi l’imposta già dal prossimo anno.    

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