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Il Parco dei Sibillini non si arrende al sisma: raccolta fondi per aiutare le aziende e gli allevatori

L'ente inoltre vuole riaprire l'attività il prima possibile: "È fondamentale ricreare le condizioni perché la gente possa vivere qui, lavorarci, avere una casa sicura, e godere della natura che è un ottimo volano anche per il turismo e l'economia"

Il Parco dei Sibillini, inteso come ente, non si vuole arrendere al sisma che ha devastato anche le strutture operative oltre che le case e i vecchi borghi della Valnerina umbra e marchigiana e le aree più interne dei Sibillini. L'ente - ospitato a Foligno e Tolentino dopo il trasferimento da Visso - vuole ripartire per poter riportare quanto prima turisti e appassionati della natura nei luoghi colpiti dal sisma non evitare un tracollo economico che determinerebbe lo spopolamento definitivo della montagna. "Stiamo portato avanti un lavoro di sostegno ad aziende e produttori del territorio per favorire l’acquisto di prodotti locali in modo da far ripartire, per quanto possibile, l’economia. Sul sito del Parco (https://www.sibillini.net/il_parco/aziendeAgricole/sisma.php) è stata creata una sezione apposita, in costante aggiornamento, dove sono riportate informazioni e modalità per eventuali contatti diretti con le aziende". 

È stata inoltre attivata la raccolta fondi “Aiutiamo il Parco” con l’intento di farsi collettori di eventuali ed auspicabili donazioni per interventi diretti su temi strettamente ambientali e di sostegno all’economia complessiva del territorio per attività straordinarie che esulano dalla normale operatività del Parco, già finanziata ordinariamente con proprie risorse, e di cui si darà puntuale resoconto.

“Vogliamo dare il nostro contributo - ha spiegato il presidente Olivieri - ad una comunità che è stata terribilmente colpita dal terremoto e per questo, nei numerosi incontri avuti in questi giorni con il commissario Errani e il capo della Protezione Civile Curcio, ho voluto rimarcare, insieme ai Sindaci del territorio, l’importanza del ruolo del Parco in quest’area montana. È fondamentale ricreare le condizioni perché la gente possa vivere qui, lavorarci, avere una casa sicura, e godere della natura che è un ottimo volano anche per il turismo e l’economia. Per questo, tra le prime cose che finanzieremo con la raccolta fondi, vi è un aiuto concreto agli allevatori per potersi dotare di recinzioni elettrificate a protezione del bestiame ovino e caprino da canidi e altri carnivori. Il bando partirà probabilmente già la prossima settimana”.

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