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Economia

Regione, pronto un piano di rilancio economico da 600milioni

Il pacchetto è stato presentato in settimana ai sindacati e prevederà da settembre delle risorse per diversi settori, utili al rilancio di un sistema economico regionale in grosso affanno. Una grande fetta verrà destinata all'edilizia

Il primo passo è stato fatto ora si attende settembre per cercare di rendere operativo il nuovo piano di interventi in campo economico da parte della regione Umbria: "nelle prossime settimane attiveremo un pacchetto di interventi di finalizzati a mitigare gli impatti della crisi sull’economia regionale utilizzando risorse finanziarie, accelerazioni delle procedure, ed interventi fortemente finalizzati ad attivare impatti immediati sul sistema delle imprese". Lo hanno annunciato gli assessori regionali Vincenzo Riommi, Fabrizio Bracco, Silvano Rometti e Fernanda Cecchini durante una riunione con sindacati ed associazioni di categoria in cui sono stati condivisi i percorsi che dovranno portare, in breve tempo, a mettere in campo tutte le iniziative di contrasto alla crisi che possano anche avere un effetto di traino rispetto alle imprese che in questo momento stanno guardando al futuro con una prospettiva di sviluppo.

"Si tratta – ha dichiarato l’assessore Riommi – di interventi che avranno i caratteri della rapidità e della massa critica adeguata tali da impattare nei prossimi mesi rispetto ad alcune criticità, come ad esempio quelle dell’accesso al credito, del supporto agli investimenti in innovazione, e delle rigidità del mercato del lavoro che potrebbero essere attenuate attraverso una idonea selezione di interventi".

La Regione in un primo studio ha programma un pesante pacchetto di aiuti che si attesta in circa 600 milioni di euro, con 100 milioni di euro rivenienti dalle politiche industriali e per il lavoro riferibili alla concentrazione delle iniziative previste sui fondi strutturali e sugli accordi di programma in essere. Circa 70 milioni di euro per quanto concerne finanziamenti generati da strumenti di ingegneria finanziaria in essere, 6 milioni per interventi specifici a favore delle imprese del terziario e del turismo, 16 milioni di euro per i beni culturali oltre alla residua disponibilità a valere sullo sviluppo rurale per circa 90 milioni di euro che formerà oggetto di specifica ed analitico confronto nell’ambito del tavolo con le associazioni di categoria del settore, come anticipato dall’assessore Cecchini.

Più del 50% delle risorse saranno invece destinate all'edilizia che vive una situazione molto grave che sembra non mostrare un minimo segno di ripresa, la difficilissima situazione del settore delle costruzioni ha visto convergere le idee d'attenzione sia da parte delle amministrazione sia da parte delle associazioni e sindacati, condividendo la necessità di una particolare attenzione che si tradurrà nelle prossime settimane nella conclusione di procedure di appalto e nell’avvio di lavori e progetti per una  che mobiliteranno risorse per circa 320 milioni di euro.

Tali aiuti comprendono una vasta gamma di interventi tra cui possono essere ricordati: le basi logistiche, gli investimenti sugli impianti di depurazione, i progetti connessi all’attuazione di attenuazione dei rischi idrogeologici, gli interventi infrastrutturali nelle aree colpite dall’alluvione del novembre 2012 oltre che gli interventi sul patrimonio edilizio pubblico, ricordati in una nota dell’assessore Vinti. Il percorso individuato, e che ha registrato la condivisione dei presenti, prevede per il mese di agosto una rapida fase di preparazione del dettaglio operativo e delle misure operative che troveranno nei primi giorni di settembre ulteriori passaggi di concertazione prima del varo definitivo.

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