Scendono da impalcature i muratori senza stipendio: ma è tregua a tempo
Dopo otto ore di protesta i dipendenti di un'azienda edile di Perugia hanno sospeso la protesta per consentire la trattativa sia per recuperare gli stipendi che essere assorbiti da nuova azienda appaltatrice
Sono scesi gli operai che questa mattina, lunedì primo luglio, hanno dato vita a una protesta sull'impalcatura del cantiere per il campus universitario di via Perrone a Novara. Motivo dell'agitazione, il mancato pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi da parte di un'azienda edile di Perugia. Per oggi la protesta è stata sospesa. Dal tavolo convocato presso la Prefettura è arrivata la garanzia di un versamento di un ulteriore 30% di quanto maturato finora e così gli operai sono scesi dai ponteggi.
Ma la situazione occupazionale non sembra essere risolta, per questo motivo gli operai torneranno a occupare il cantiere domani mattina, senza salire sulle impalcature. "Avevamo avuto garanzie dall'azienda - ha spiegato Maurizio Nieli, sindacalista della Cisl - che i lavoratori sarebbero stati in parte assorbiti da loro e in parte dal nuovo subappaltatore. Così non è stato e non ci sono garanzie che saranno rispettate le promesse, per cui l'occupazione del cantiere continua. Solo il tavolo coordinato dalla Prefettura ha permesso, nel primo pomeriggio, di poter trovare un accordo in relazione a un ulteriore acconto, ma per tutto il resto non c'é alcuna soluzione".
