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Economia Castiglione del Lago

Euroservice, Nestlé dice no: ma per le operaie c'è la cassa integrazione

Le 46 donne stagionali che da oltre un ventennio lavorano come esterne alla Nestlè di San Sisto incassano un no - la conferma dell'appalto alla coperativa - e un sì (gli ammortizzatori sociali)

Continua il braccio di ferro tra le istituzioni, i sindacati e la Nestlé per cercare di far ritornare al lavoro i 46 dipendenti - tutte donne e stagionali - della cooperativa Euroservice che da sempre svolge lavori in appalto nello stabilimento perugino. Purtroppo anche la seconda richiesta di cancellare l'ipotesi di recessione del contratto da parte della Nestlè è andata a vuoto. Il colosso del Bacio Perugina vuole, per presunte ragioni di budget, internalizzare il servizio fino ad oggi portato avanti da Euroservice. 

Non è comunque chiusa ancora la partita: la Regione, insieme ai sindacati, ha intenzione di fare un altro tentativo proponendo al tavolo delle trattative una proroga del servizio per altri 4 anni. Una sorta di progressiva uscita della cooperativa dalla multinazionale. 
 
Per le dipendenti qualcosa comunque si sta muovendo in fatto almeno di ammortizzatori sociali: sia in Regione che in Provincia (questa mattina, 3 luglio, delegazione in commissione per spiegare le ragioni delle lavoratricri) è stato ribadito che si sta lavorando per la cassa integrazione in deroga. "Non è vero - ha ribadito in consiglio regionale l'assessore Vincenzo Riommi rispondendo ad una interrogazione del consigliere Stufara - che le lavoratrici siano al di fuori del campo di applicazione della cassa integrazione in deroga: gli ammortizzatori sociali sono estesi anche alle cooperative di servizi”. Si spera comunque che presto l'assegna possa essere recapitato a queste famiglie in difficoltà.

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