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Economia

Monitor dei Distretti dell'Umbria

Realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

Il 2018 si conferma un anno positivo per i distretti umbri con tassi di crescita positivi per tutti i distretti monitorati: le esportazioni hanno raggiunto i 723 milioni con una crescita del 13,2%, il risultato migliore tra le variazioni percentuali di tutte le regioni.

Dall’analisi del Monitor dei Distretti dell’Umbria, realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, si evince come il distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia si confermi centrale, con un peso sull’export distrettuale del 64%; nel 2018 le vendite all’estero sono state pari a circa 465 milioni (+12,3%) con un incremento rispetto al 2017 di 51 milioni, trainate in particolare dal comparto dell’abbigliamento. Segue per importo di esportazioni il distretto dell’Olio umbro che dopo tre anni di sostanziale stabilità torna a crescere (+14,5%) e supera il valore di 180 milioni di euro, grazie in particolare alla ripresa sul mercato americano. Positivo anche l’andamento per il Mobile dell’alta valle del Tevere che incrementa di oltre 10 milioni il valore di esportazioni (+15,6%) e raggiunge 78 milioni di euro con una crescita marcata nel quarto trimestre (+47%).

Nel 2018 si è confermata la tendenza maturata nel lungo periodo di progressivo orientamento verso i mercati emergenti e in particolare quelli più distanti; nell’ultimo anno si sono registrati incrementi importanti verso la Federazione Russa (+29%), Hong Kong (+63%) e Cina (+32%), legati in particolare al sistema moda. Nell’ultimo decennio le esportazioni verso i mercati emergenti lontani sono cresciute dell’11% in media d’anno, a fronte di un andamento del totale distretti umbri del 5%, con un incremento nel peso percentuale sul totale export distrettuale di 6 punti percentuali. Anche tra i paesi avanzati, si assiste a un maggior peso di quelli più lontani che nel 2018 rappresentano il 29% dell’export distrettuale a fronte del valore del 2008 che era pari al 21%.

Per poter continuare a migliorare la competitività e a proporsi in mercati sempre più complessi, le aziende dovranno concentrare investimenti per sviluppare competenze e strategie di internazionalizzazione che permettano di affermare la propria presenza sui mercati esteri.

“L’export 2018 ha visto l’Umbria posizionarsi prima tra le regioni a livello nazionale in termini di crescita percentuale delle esportazioni - spiega Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo -.  Determinante per questo successo è l’alta qualità dei prodotti, molto apprezzati all’estero. Da parte nostra, Intesa Sanpaolo registra questa crescita come una conferma delle idee e del potenziale di questa regione. Ma non possiamo accontentarci, è necessario cogliere questi segnali positivi per far crescere le imprese e le loro capacità attraverso investimenti materiali e immateriali, ricerca, tecnologia e innovazione, ricambio generazionale e tanta formazione».

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