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Sanità, presidi Cgil in tutta l'Umbria: il 18 novembre 2011

Il 18 novembre la Cgil annuncia che ci saranno una serie di iniziative, tra cui volantinaggi e presìdi in tutta l'Umbria per un servizio sanitario nazionale pubblico e di qualità

La Cgil regionale comunica che il prossimo 18 novembre 2011, ci saranno una serie di iniziative, tra le quali volantinaggi e presìdi in tutta l'Umbria, al fine si sostenere l'idea di un servizio sanitario nazionale pubblico e di qualità. Mente il 3 dicembre 2011 è prevista una grande manifestazione nazionale per il lavoro.

Il sindacato sostiene che la salute è un diritto sostenuto dalla nostra Costituzione nell'articolo 32: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. E il Servizio sanitario nazionale, pubblico, universale e di qualità, rappresenta la garanzia essenziale per la difesa di questo diritto.

Ma secondo la Cgil, questo diritto fondamentale è stato messo a repentaglio dall’operato del Governo che, con i provvedimenti economici e finanziari: ha tagliato 8 miliardi alla Sanità; introdotto con i ticket sanitari una vergognosa tassa sui malati; azzerato il Fondo per la non autosufficienza; ridotto drasticamente i finanziamenti agli enti locali, smantellando di fatto lo stato sociale del paese.

Questo è quanto ha affermato lunedì mattina, Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell’Umbria, in unincontro svolto a Perugia insieme alle categorie di pensionati e lavoratori pubblici, Spi Cgil e Fp-Cgil per presentare le prossime iniziative di mobilitazione del sindacato.

Innanzitutto, secondo la Cgil: "Il Governo deve adeguare il finaziamento per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza in tutte le regioni e abolire i super ticket da 10 euro. L’Italia, ricorda il sindacato, spende infatti meno degli altri paesi europei in Sanità. E allora, anziché proseguire sulla strada dei tagli, è fondamentale “colpire gli sprechi e le spese inappropriate” e “riconvertire la rete ospedaliera a favore dei servizi territoriali, i cosiddetti Centri Socio Sanitari del Distretto, i quali, secondo quanto proposto dalla Cgil, devono restare aperti 24 ore su 24, garantendo, con la presenza dei medici di base, le cure primarie, visite ed esami e fornendo i primi soccorsi ai codici bianchi e segnalazioni ai 118".

Bravi, insieme al sindacato si aspetta proposte concrete che parlano anche all’Umbria, dove c'è la sanità migliore a livello nazionale sommando i risultati di bilancio con quelli sui Lea (livelli essenziali di assistenza) secondo i dati del ministero della Salute pubblicati a marzo 2011 e garantita soprattutto grazie al lavoro pubblico di alta qualità di migliaia di operatori, non può oggi essere rimessa in discussione, nonostante le crescenti difficoltà derivanti dalla crisi e dai tagli operati dal passato Governo.

Dunque, archiviato il governo Berlusconi, la mobilitazione della Cgil continua a partire dal venerdì 18 novembre quando in tutto il Paese il primo sindacato italiano darà vita ad una giornata di protesta per dire basta ai provvedimenti che colpiscono soltanto le fasce più deboli, ai tagli e ai superticket e per avanzare al nuovo Governo e alla Regione una serie di proposte.

La protesta della Cgil continua e il 3 dicembre con la grande manifestazione nazionale per il Lavoro alla quale l’Umbria darà un grande contributo: “Archiviato il governo Berlusconi – ha concluso Bravi – noi continuiamo a chiedere un’inversione di tendenza netta, che coniughi crescita, welfare e giustizia sociale. Solo così si potrà davvero superare una crisi che finora è stata pagata esclusivamente dai ceti più deboli”.


 

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