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Economia

Manovra, Guasticchi e Boccali "Condividiamo preoccupazioni della Marini"

Guasticchi e Boccali intervengono sui contenuti della Manovra economica del Governo Monti e per la quale, anche la presidente regionale Marini ha espresso le sue perplessità

Il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi ed il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali intervengono sui contenuti della Manovra finanziaria approvata dal Governo Monti e sulla quale, anche la presidente Catiuscia Marini ha espresso le sue perplessità.

"E' urgente ricondurre la questione delle Province Italiane nell’ambito di un complessivo progetto di riordino istituzionale  che deve partire dal livello parlamentare e poi toccare gli altri livelli per poi giungere alla  semplificazione del sistema amministrativo, contenendo doverosamente anche i costi della politica. Serve infatti un quadro di riforma complessivo dell’assetto istituzionale del Paese e non interventi frettolosi che complicano la vita amministrativa degli Enti in moto: occorre dipanare i nodi veri delle questioni legati ai privilegi e agli sprechi che da anni connotano la vita del nostro Paese”.

Questa è l’affermazione congiunta del presidente di UPI Umbria, Guasticchi e del presidente di Anci Umbria, Boccali i quali condividono la preoccupazione espressa dalla presidente della Regione sul futuro delle nostre Istituzioni in relazione alla manovra finanziaria, preoccupazione chiaramente espressa nell’incontro del 7 dicembre con i due presidenti delle Province umbre

“La manovra finanziaria, nel modo in cui viene posta, apre – sottolineano Guasticchi e Boccali -  uno scenario complesso e difficile che può creare non pochi problemi alla vita amministrativa locale. Condividiamo appieno quanto affermato dalla presidente Marini sulla possibilità che si crei confusione istituzionale e un blocco, visti i tempi ristrettissimi imposti dal decreto, dell’attività amministrativa di materie particolarmente  importanti, compromettendo anche l’azione dei Comuni e della Regione.

"E’ necessario andare velocemente – hanno aggiunto Guasticchi e Boccali – verso un  impianto di riforma istituzionale, tenendo conto della commissione speciale istituita con Anci, Upi e Regioni per disegnare una nuova Provincia con competenze di area vasta. Il taglio delle Province, fatto in questo modo, senza tener in doveroso conto il ruolo che svolgono e i compiti istituzionali che hanno assunto, rischia di costituire un costo aggiuntivo e non un risparmio, come auspicato.

Inoltre e ci sembra che questo si stia comprendendo – proseguono i presidenti di Upi e Anci umbria - non si può scegliere di tagliare per decreto un Ente previsto dalla nostra Carta Costituzionale in quanto è lesivo della autonomia politica e istituzionale di quella Istituzione. Già in questi primi momenti, stiamo assistendo al generarsi di notevole confusione, senza contare i disservizi che dovranno sopportare i cittadini e l’aumento della spesa pubblica che queste scelte andranno inevitabilmente a produrre".



 

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