Lavoro, Confesercenti: "Impedire tassa di soggiorno, persi 3mila posti"
Confesercenti lancia l'allarme: 700 tra negozi e aziende turistiche hanno chiuso nel primo trimestre. E' battaglia su tassa di soggiorno e l'aumento dell'Iva
Per Confesercenti il 2012 è l'anno orribile per le aziende, i negozi e le attività turistiche: ben 700 sono state chiuse nel primo trimestre per via della crisi che ha bloccato i normali flussi di clienti.
Si rischia se continua così il trend di perdere 3mila posti di lavoro. L'associazione di categoria è impegnata a dialogare con il Governo e con i Comuni per cercare di far riprendere i consumi delle famiglie e tenere sotto controllo la pressione fiscale.
Per Confesercenti la prima battaglia, oltre il fisco nazionale, è impedire l'applicazione della tassa di soggiorno che comporterebbe "un ulteriore aggravio per le imprese del settore turistico".
Dato il momento di crisi, Confesercenti ha istituito con Equitalia un canale di assistenza telematica, attraverso cui richiedere informazioni veloci a distanza per conto dei propri assistiti e poter fissare appuntamenti con personale qualificato per i casi più complessi.
"Un canale di comunicazione tra le imprese associate a Confesercenti Umbria ed Equitalia, diretto e sempre aperto, è di fondamentale importanza, soprattutto in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo; un servizio concreto che possiamo finalmente mettere in campo per le nostre aziende"; ha commentato con soddisfazione il presidente di Confesercenti Umbria, Sandro Gulino.
"L’intesa siglata rientra in una prospettiva ampia di collaborazione con le associazioni di categoria – ha evidenziato il direttore regionale Umbria di Equitalia, Piergiorgio Iodice. "Tra i compiti primari dell’ente di riscossione dei tributi c’è sicuramente quello di prestare ascolto alle esigenze di cittadini e imprese, proponendo iniziative e soluzioni specifiche sul territorio".
