Non c'è stato comportamento antisindacale. Il giudice da ragione all'Isa di Bastia
Niente da fare per il ricorso della Cisl, secondo il giudice del lavoro di Perugia non c'è stato comportamento antisindacale da parte dell'azienda di Bastia. Per Confindustria si chiude un capitolo che apre a nuovo capito senza strumentalizzazioni
La sentenza che riguardava la questione sollevata dalla Cisl per l'Isa di Bastia è arrivata il 18 giugno e il Giudice del lavoro ha rigettato il ricorso del sindacato per attività antisindacale, riconoscendo la piena legittimità del comportamento tenuto dall'azienda. Oggi invece arrivano le dure parole di Confindustria Perugia che non ha mai nascosto la contrarietà dell'azione della Cisl, l'associazione d'imprenditori infatti ribadisce come l'azione contro l'azienda di Bastia sia stata dettata da necessità economiche e non da comportamenti antisindacali.
"Nel mese di maggio Confindustria Perugia aveva denunciato il comportamento assurdo e paradossale tenuto dalla CISL nei confronti di una delle più importanti aziende della nostra regione, la ISA di Bastia Umbria", scrive Confindustria che precisa come "a fronte di una normalissima richiesta di utilizzo dello strumento contrattuale della flessibilità dell’orario di lavoro, per rispondere tempestivamente alle mutevoli richieste della clientela internazionale, la Cisl rispondesse, in ossequio miope e acritico alle tesi irresponsabili e destabilizzanti di uno sparuto gruppo di lavoratori, con una denuncia giudiziaria per comportamento antisindacale".
L'associazione perugina poi chiude il suo comunicato auspicando un recupero di "una fase di maggiore serenità nelle relazioni tra l’Azienda e la Cisl superando le tensioni che sono originate nell’ultimo periodo e che non giovano certamente al regolare svolgimento delle attività produttive che oggi più che mai devono essere tutte rivolte ad accrescere la competitività della ISA su mercati sempre più difficili e complessi".
