Vini e cantine, il meglio dell'Umbria "da bere": tutti i premiati della guida Slow Wine 2019
“Questa piccola regione è oggi uno dei laboratori enologici più interessanti da conoscere e descrivere"
L’Umbria del buon bere e attenta alle produzioni di qualità. Anche nella guida dell’ormai famosa guida Slow Food editore, l’Umbria dei vini è stata nuovamente premiata con le sue cantine e le sue eccellenze. Slow Wine 2019, che porta la firma di Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, premia con i riconoscimenti – chiocciole, bottiglie e monete – vini e cantine della nostra terra.
“Questa piccola regione – è scritto nella presentazione - è oggi uno dei laboratori enologici più interessanti da conoscere e descrivere. La tendenza positiva riscontrata in questi anni, in sincrono con la generale situazione italiana, è quella di una sempre più attenta gestione del vigneto. Conseguenze di tale attenzione sono le pratiche biologiche e biodinamiche diffuse, la volontà di esaltare le vigne vecchie e i vitigni tradizionali, una maggiore sensibilità nelle vinificazioni e, in generale, un minore interventismo enologico”.
Tornando alla guida, quest’anno sono state assegnate ben cinque Chiocciole: Adanti Bevagna (PG) ; Antonelli San Marco Montefalco (PG) ; Paolo Bea Montefalco (PG) ; Tabarrini Montefalco (PG); Palazzone Orvieto ( TR). Nella categoria "Le bottiglie" sono stati invece premiati: Fratelli Pardi Montefalco (PG) ; Romanelli Montefalco (PG); Tenuta Bellafonte Bevagna (PG); Villa Mongalli Bevagna (PG) ; La Palazzola Stroncone (TR). Nella categoria Le Monete la guida ha premiato: Duca della Corgna Castiglione del Lago (PG) ; Omero Moretti Giano dell'Umbria (PG); Enrico Neri Orvieto (TR).