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Tagina, si riaccende la speranza per 200 famiglie. Positivo l'incontro con i giudici: ora vendere sarà più facile

La cassa integrazione è stata riconfermata anche se non c'è una data certa per i pagamenti. Ma con questo sostegno quasi in tasca ora l'acquirente di Sassuolo ha tutto sulla scrivania per decidere...

Cresce la speranza per i 200 dipendenti della Tagina senza stipendio da 4 mesi e con l'azienda bloccata per provare a venderla e riaprire un nuovo capiloto di uno dei marchi umbri più famosi nel mondo. L'incontro-manifestazione a Perugia ha permesso di avere rassicurazioni sulla concessione della cassa integrazione - requisito fondamentale per l'acquirente che vuole prima ristrutturare e poi rilanciare la produzione - e la massima collaborazione per accorciare i tempi.

“La dottoressa De Martino ci ha assicurato che farà tutto il possibile per sbloccare quanto prima il pagamento della cassa integrazione per i lavoratori e le lavoratrici della Tagina, che non possono davvero più aspettare”: sono le parole Euro Angeli, segretario generale della Filctem Cgil di Perugia, dopo l’incontro di stamattina tra i rappresentanti di Filctem Cgil e Femca Cisl, accompagnati da una folta delegazione di lavoratori della Tagina, e la giudice del tribunale di Perugia, alla quale i rappresentanti sindacali hanno voluto comunicare le gravissime problematiche sociali che sta vivendo un intero territorio, quello gualdese, dove 200 famiglie sono senza reddito. “È davvero impossibile aspettare ancora - spiega Angeli - per questo abbiamo chiesto di dare respiro ai lavoratori con la cassa integrazione e al contempo di favorire una transizione dell’azienda nell’ottica del mantenimento di un marchio storico e importante e di tutta l’occupazione nel territorio gualdese".
 

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