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Gesenu soffia via l'effetto contagio Umbria Mobilità: ma il "buco" Sicilia preoccupa

Operazione chiarezza da parte dei vertici della società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in gran parte dell'Umbria. Crescono investimenti e cassa ma i crediti vantati entrano a rilento...

Il nuovo Cda della Gesenu non solo ha soffiato via le ombre nere portate dagli arresti del socio di maggioranza - Manlio Cerroni, il signore della monnezza romana - ma anche spiegato che non farà la fine di Umbria Mobilità. L'amministratore delegato, Silvio Gentile, il presidente, Luciano Ventanni, e il direttore generale, Giuseppe Sassaroli hanno messo in chiaro la loro strategia e i conti della società spiegando che non si può parlare di crisi dato che "i conti dimostrano miglioramenti, sia economici sia di tendenza finanziaria". Ma crea qualche perplessità e preoccupazione la massa di credito vantata e non ancora riscossa. Tanti denari in attesa che fanno scivolare i pagamenti dei fornitori ma questi avverrebbero secondo il cda. 

CREDITI SICILIANI - Dalla Trinacria devono arrivare da anni qualcosa come 42milione di euro per il trattamento dei rifiuti portati avanti dalla Gesenu: tra dicembre 2013 e gennaio si sono avuti pagamenti pari a circa 2 milioni mentre la Regione Sicilia ha già confermato, in virtù di convenzioni con i Comuni, pagamenti per ulteriori 6 milioni in più tranche nel prossimo biennio (con riferimento alla Provincia di Catania).

INVESTIMENTI - Il futuro di Gesenu sarà però il consolidamento nel Centro Italiana dove sono previsti investimenti per 20milioni di euro. L'intenzione è tagliare e accorpare le società partecipate e puntare sul riciclo dei materiali (legno, plastica e carta) e la realizzazione/gestione di impianti di trattamento rifiuti, prevedendo anche il potenziamento della parte impiantistica.

LA CASSA - Questi i dati forniti dai vertici di Gesenu: "Nel periodo 2011-2014 a fronte di un fatturato in crescita del 6,6% su base annua nel periodo 2011-2014 (si passa infatti da 87 milioni di euro a 105 quale budget nel 2014), la redditività nel medesimo periodo è in continuo miglioramento dal momento che il reddito operativo è passato da 3,3 milioni nel 2011 fino a raggiungere i 7,5 quale budget stimato per l'anno 2014 (crescita di circa il 30% su base annua). 

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