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Economia

Formazione post-universitaria, Biagiotti (Pdl): "Umbria indietro"

Il consigliere alla Provincia, Biagiotti prende atto della situazione della formazione post-universitaria in Umbria, confrontandole con quelle di altre regioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Il Consigliere Provinciale del Pdl, Bruno Biagiotti, preso atto del livello di disoccupazione che affligge l’intera realtà nazionale stimato intorno all’8% (che va considerato in relazione ad un allarmantetasso di inattività del 38%, che ricomprende quei soggetti che rinunciano a priori alla ricerca di occupazione) e che, il dato umbro, tendenzialmente nella media, non rappresenta una eccezione positiva rispetto al trend italiano.

Considerato che la nuova disoccupazione interessa anche quelle professionalità altamente qualificate in termini di titoli di studio conseguiti, che precedentemente soffrivano di meno l’ingresso nel mondo del lavoro. Il crescente tasso di disoccupazione intellettuale sta a significare che, un corso di studi per essere effettivamente un valido titolo da spendere nel mondo del lavoro, non può terminare con una Laurea ma deve trovare ulterior specializzazione e qualificazione.

Da qui l’assoluta necessità di master formativi e di scuole post-laurea; le ragioni di questa preoccupante tendenza sono molteplici e, tra queste, sicuramente vi è anche la necessità di riforma del modello universitario sotto il profilo della meritocrazia e della qualità dell’offerta formativa specializzata.

Inoltre, il modello globalizzato comporta l’esigenza del confronto con le altre realtà europee che maggiormente (o forse meglio) investono sulla formazione post laurea; gli stessi organismi europei (v. Fondo Sociale) mettono a disposizione fondi, gestiti dalle Regioni, a sostegno della formazione post laurea prevedendo contributi e borse di studio importanti, per master e scuole di specializzazione; il sistema delle borse di studio è stato immediatamente attivato in regioni quali Puglia, Marche, Emilia Romagna, Lazio, Basilicata, Sicilia, Campania, Calabria nelle quali, sono previsti voucher formativi fino ad un massimo di 15.000 euro più il rimborso di spese di vitto e alloggio (la regione Calabria è arrivata ad un importo di 20.000 euro estendibili di ulteriori 6 mila per disabili, con un fondo complessivo di oltre 8 milioni di euro destinati a soggetti residenti nel territorio); l’Umbria, nonostante la presenza di uno dei più antichi e prestigiosi Atenei italiani ed europei, sembra essere una delle realtà più indietro circa il sistema delle borse di studio per l’Alta Formazione.

Valutato che la Provincia di Perugia si è sempre dichiarata attenta al tema della Formazione, anche se indirizzata verso target di istruzione inferiori, nel rispetto delle competenze istituzionali. Il Consigliere Provinciale del Pdl, Bruno Biagiotti INTERROGA la S.V. per: conoscere i reali investimenti e disponibilità (locali ed europee) della regione sul fronte dell’Alta Formazione; sapere se non si ritenga opportuno, ed eventualmente con quali modalità, sollecitare la Regione Umbria, magari rendendosi disponibile ad un’azione sinergica, al fine di predisporre un piano di investimento più consono, potenziando o attivandosi anche attraverso i Fondi Europei; sapere se, compatibilmente con il riparto di competenze istituzionali, la Provincia può attivarsi direttamente con autonome iniziative predisponendo voucher o finanziamenti agevolati, per garantire l’accesso alla formazione post-laurea in piena sintonia con i Diritti allo Studio costituzionalmente riconosciuto.

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