Speciale EUmbria - Fondo Europeo per l'Agricoltura, il bilancio è positivo. "Occasione fondamentale per il settore agroalimentare regionale"
Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni – Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea".
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Il regolamento 1305/2013 dell'Unione Europe, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo (FEASR) ha rappresentato un'occasione imperdibile per innovare e potenziare il settore agroalimentare regionale. La Regione Umbria pare aver colto in pieno tale opportunità, grazie al Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (PSR). Infatti sono stati allocati oltre 36 milioni di euro per il miglioramento della produttività e della sostenibilità del settore. Gli interventi in questione riguardano ambiti (o focus area) differenti, riferiti alle priorità individuate dall’Europa. Innanzitutto sono mirati al sostegno, alla creazione e al funzionamento dei Gruppi Operativi del PEI_AGRI (Partenariato Europeo per l'Innovazione "Produttività e sostenibilità dell'agricoltura”), nonché al sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie.
Potenziare la redditività delle aziende agricole e promuovere tecnologie innovative rappresenta senza dubbio la priorità, ma nel PSR non vengono trascurati gli aspetti organizzativi della filiera e i temi dell'inclusione sociale, della riduzione della povertà e dello sviluppo economico delle zone rurali. La pubblicazione dei bandi, avvenuta nel Luglio 2016, ha riscosso un enorme successo tra le aziende operanti nel settore agricolo e agroalimentare della regione. Inoltre anche i fornitori di servizi collegati (assistenza, consulenza) e le istituzioni della ricerca (Università in primis) si sono dimostrati interessati e coinvolti attivamente nel processo di cooperazione.
Dall'attivazione dei primi interventi (primavera 2017) sono stati resi operativi ben 85 progetti per una spesa ammissibile pari a oltre 19 milioni di euro per il periodo 2017-2020. I primi risultati concreti dei Gruppi Operativi sono già ben visibili, ma si stima che entro 2 anni essi avranno delle ricadute tangibili sull'economia dell'intero settore.
In conclusione, il PSR umbro ha colto nel segno, soprattutto adottando un meccanismo che spinge le imprese a fare squadra. La collaborazione tra rappresentanti del settore agroalimentare, ricercatori, industrie e fornitori di servizi correlati è una condizione necessaria affinché la piccola realtà umbra prosperi anche nell'epoca dei mercati globali.
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