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Economia

Fondo affitti: dalla Giunta ecco 2 milioni, ammessi 68 comuni in Umbria

Arrivano due milioni di euro dalla Regione per i 68 comuni dell'Umbria che assicurano il cofinanziamento. Entro lunedì 1 ottobre arriveranno i relativi bandi

Sono 68, di cui 45 in provincia di Perugia e 23 in provincia di Terni, i comuni umbri ammessi alla ripartizione delle risorse disponibili dal Fondo per l'accesso alle abitazioni in locazione e che, entro l'1 ottobre, potranno emettere i relativi bandi. Su proposta dell’assessore alle politiche della casa Stefano Vinti infatti, la Giunta regionale ha approvato l’elenco dei comuni e le modalità di ripartizione delle risorse, introducendo ed applicando, per quest’anno, un criterio aggiuntivo rispetto a quelli già presenti negli scorsi anni.

Ammessi solo i Comuni che cofinanziano- “Sono stati ammessi soltanto quei comuni che hanno comunicato la disponibilità al cofinanziamento"; ha dichiarato l’assessore Vinti.

La disponibilità delle risorse per dare aiuti alle famiglie in difficoltà a causa di canoni di locazione eccessivamente onerosi rispetto al loro reddito, si è drammaticamente ridotta e continua ad esistere soltanto grazie alla volontà della Regione dell’Umbria che ha stanziato, sul proprio bilancio, i due milioni di euro che sono attualmente disponibili. I finanziamenti statali assegnati al Fondo-è scritto in una nota della regione-sono progressivamente diminuiti negli anni in maniera drastica, tanto da vanificare gli effetti positivi inizialmente auspicati

La Regione, pur nelle crescenti difficoltà della crisi economica, ha sempre integrato il Fondo con risorse proprie, impegnando ogni anno nel bilancio un milione di euro e, addirittura, nel 2011, due milioni. L’esiguità della somma a disposizione già nel 2011 aveva imposto ulteriori modifiche nei criteri di ammissione e pertanto, si era stabilito di limitare la platea dei beneficiari, consentendo la partecipazione ai bandi esclusivamente ai nuclei familiari più bisognosi (in possesso di un reddito annuo uguale o inferiore alla somma di due minime INPS, circa € 12.000) e di ripartire le risorse tra i Comuni tenendo conto solo della media del fabbisogno manifestato, negli ultimi tre anni, dai richiedenti appartenenti alla categoria sociale sopra indicata.

 Nel 2012 la situazione si presenta ancora più drammatica, in quanto il finanziamento statale è venuto a mancare del tutto e, di conseguenza, le uniche risorse a disposizione sono quelle regionali (2 milioni di euro). Pertanto, per poter comunque garantire, anche nel corrente anno, una pur minima risposta ai bisogni dei cittadini in situazione di grave disagio economico, si è imposta la necessità di adottare un diverso criterio di attribuzione dei fondi ai Comuni.

L’esigenza è stata manifestata a tutti i Comuni, chiedendo di comunicare l’eventuale importo del loro cofinanziamento. Sulla base delle risposte pervenute, sottolinea l’assessore Vinti, la Giunta regionale, ha approvato l’elenco definitivo dei Comuni che hanno fornito indicazioni in merito e contestualmente ha stabilito che i bandi per l’erogazione dei contributi previsti dal Fondo nazionale potessero essere emanati, nell’anno 2012, esclusivamente dai Comuni che cofinanziano il Fondo stesso con risorse proprie, confermando che la partecipazione ai bandi è consentita solo ai nuclei familiari che hanno le caratteristiche previste per rientrare nella graduatoria.

I dati forniti dall’assessorato alle politiche della casa- I comuni umbri hanno assicurato un cofinanziamento complessivo di circa 607 mila euro che andranno così ad integrare le risorse messe a disposizione dalla Regione dell’Umbria.

“Resta la drammaticità del problema-conclude Vinti-visto che le esigenze delle famiglie in difficoltà superano abbondantemente la disponibilità dei finanziamenti in campo.  Per questo continueremo a sollecitare il Governo nazionale perché si faccia carico anche di queste problematiche sociali e non continui ad essere sordo e cieco difronte alle esigenze di famiglie che non sanno più come tirare avanti”.



 

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