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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Misure anticrisi per le piccole e medie imprese umbre: pronte risorse per 12 milioni di euro

Cominciano e concretizzarsi le misure anti-crisi volute dalla regione Umbria per la ripresa economica, nella ambito dei fondi stanziati è stata avviata fase attuativa fondo rotativo per delle piccole e medie imprese umbre

Un estate di lavoro per un autunno di ripartenza e nuova crescita per l'economia regionale, la Giunta regionale dell’Umbria, nell’ultima seduta, ha infatti approvato la delibera che dà il via alla fase attuativa che porterà nel mese di settembre all'istituzione di un fondo di rotazione per un ammontare di 12 milioni di euro destinato al sostegno di programmi di sviluppo delle piccole e medie imprese.

"La Giunta regionale - spiega l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi -  ha avviato la procedura con la Commissione Europea per l’attivazione di un fondo rotativo nell’ambito del Programma operativo della Regione Umbria del Fondo europeo di sviluppo regionale attraverso l’utilizzazione di  risorse provenienti da vari assi del Programma stesso, per un ammontare complessivo pari a 12 milioni di euro. In esito alla definizione della procedura di autorizzazione comunitaria- precisa l'assessore - che avverrà presumibilmente nel mese di settembre, avvieremo il confronto concertativo con le parti sociali per la definizione delle modalità operative dello strumento".

Questa fase è parte integrante del più ampio disegno di nuovi aiuti e misure anti-crisi messe in campo dalla regione per una nuova politica industriale con interventi per 600 milioni di euro nei prossimi dodici mesi. Non è la prima volta che l'Umbria utilizza lo strumento di fondo rotativo, "è stato già sperimentato in Umbria con la legge sull’imprenditorialità giovanile, il microcredito, gli interventi a favore delle imprese cooperative e specifici strumenti di ingegneria finanziaria come i prestiti partecipativi - sottolinea Riommi - assume con la nostra iniziativa un ruolo fondamentale nelle politiche industriali regionali. Pensiamo, infatti, che l’avvio su larga scala di questa tipologia di strumentazione, oltre che anticipare uno degli interventi cardine della programmazione comunitaria per il settennio 2014-2020, possa rivestire un ruolo importante  in questa fase critica per l’economia regionale".

Tale strumento opera attraverso la concessione di prestiti ad un tasso di interesse agevolato a favore di medie e piccole imprese che intendono avviare programmi di investimento in tecnologie innovative, espansione sui mercati nazionali ed esteri, sviluppo di progetti di industrializzazione di risultati di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Sono compresa anche le 'start up' di iniziative imprenditoriali finalizzate alla ripresa di attività in crisi in settori e su filiere produttive strategiche per le politiche industriali regionali. L'iniziativa avrà comunque bisogno di aiuto operativo da parte di alcuni istituti di credito in modo da massimizzare gli sforzi dell'amministrazione oltre a utilizzare gli gli strumenti di garanzia e di supporto alla capitalizzazione d'impresa gestite dalla società finanziaria regionale Gepafin.

"Attivare canali di finanziamento non bancario per superare un 'credit crunch' conclamato - conclude l’assessore regionale allo Sviluppo economico - ridurre il costo della provvista finanziaria e quindi il grado di rischio degli investimenti e dei programmi di espansione, favorire la ripresa produttiva nel caso di nuove iniziative industriali che rilevano aziende crisi, rappresentano gli obiettivi  specifici che ci proponiamo di raggiungere".
 

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