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Ferrovia Spoleto-Campello, in funzione dal 2015: i dettagli del progetto

Sarà in esercizio entro giugno 2015 il raddoppio della tratta ferroviaria Spoleto-Campello sul Clitunno. Circa dieci chilometri di ferrovia, per la cui realizzazione saranno spesi 100 milioni di euro

Si avvia a conclusione la vicenda di questo cantiere i cui lavori erano stati appaltati già nel 2002, ma che per una serie di vicissitudini fallimentari, che hanno riguardato le ditte che si erano aggiudicate l’appalto, solo ora è stato effettuato il definitivo riappalto.

Le caratteristiche tecniche dell’opera, sono state illustrate venerdì mattina a Perugia, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, di Italfer, Maria Rita Lorenzetti, l’assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, il direttore investimenti di RFI, Marco Rettighieri e Andrea Borgia del Team Progetti sempre di RFI.

Il raddoppio della tratta Spoleto-Campello rientra tra gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) previsti sulla direttrice Orte – Falconara  che unisce la dorsale Milano - Roma con la direttrice adriatica e costituisce l’asse portante del sistema ferroviario della regione, con 204 chilometri complessivi, di cui 126 in territorio umbro.

Il progetto è stato approvato nel 1999 in sede di Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori, prima sono stati appaltati, nel 2002, alla COOP Costruttori e poi, nel 2005, ad ATI COGEL, ma entrambi questi rapporti sono stati rescissi per le inadempienze degli appaltatori. Di seguito è avvenuto un nuovo affidamento all’appaltatore ATI TECNIS con la consegna dei lavori a marzo 2012. Adesso sono in fase di conclusione le attività di cantierizzazione a cura del nuovo appaltatore. L’attivazione del raddoppio è prevista entro giugno 2015.

L’importo complessivo dell’intervento è di 100,4 Mln di euro e ad oggi sono stati spesi 44,7 Mln di euro. L’investimento per il nuovo appalto è pari a 45,7 Mln di euro mentre la spesa prevista per il completamento degli interventi tecnologici ammonta a  10 Mln di euro. Saranno realizzati 9,7 km di linea a doppio binario con il rinnovamento dell’intera sede ferroviaria.  

Nell’ambito di questo grande progetto le opere più significative sono: la Galleria artificiale “San Giacomo”, lunga 3,5 km, il Sottovia in “Località Madonna di Lugo” (luce di 21 m), un Ponte su Fosso “Cortaccione” (luce di 12,7 m), il rifacimento del Ponte Canale “Fosso Fabbreria” (luce di 16,68 m)e opere di attraversamento del “Torrente Spina”. La fermata di Campello sarà completamente rimessa a nuovo, con il rifacimento dei marciapiedi e la realizzazione di nuovo sottopasso pedonale. Progressivamente saranno eliminati anche i 4 passaggi a livello presenti nell’area dei lavori.

Nella galleria di San Giacomo, secondo quanto previsto nel DM 25.10.2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie, saranno realizzati: piazzali di emergenza, posizionati in corrispondenza degli imbocchi per lo stazionamento dei mezzi di soccorso e dotati di piazzole per elisoccorso,moderni sistemi di illuminazione di emergenza, impianto idrico antincendio, impianto di messa a terra della linea di contatto, impianti di diffusione sonora, telefonia di emergenza e sistema di radio propagazione (rete GSM-R).

Secondo una nota della Regione, ci sarà anche un attento monitoraggio ambientale che avrà lo scopo di tutelare il territorio e la popolazione residente. Continue rilevazioni in corso e post opera delle principali componenti ambientali (rumore, atmosfera, idrico sotterraneo) garantiranno l’ottemperanza alle prescrizioni ambientali impartite dagli Enti di tutela e dalla legislazione ambientale.

Sono stati inoltre previsti importanti interventi di mitigazione ambientale come barriere antirumore altezza tra 2 e 5 m, per totali 2.276 m e interventi di tipo naturalistico(inerbimenti, impianti arbustivi e arborei).
   
“Si tratta di un cantiere la cui importanza è particolarmente rilevante – ha affermato la presidente Catiuscia Marini - da un punto di vista economico, ma soprattutto ai fini del miglioramento sia in termini di sicurezza che di qualità del collegamento ferroviario Orte-Falconara. Non secondario poi l’aspetto relativo alla realizzazione dell’opera per ciò che riguarda tutela e salvaguardia dell’ambiente”.

 

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