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Il disastro licenziamenti della ex Merloni finisce a Roma: primi vagiti della trattativa con Porcarelli

Incontro tra i parlamentari Giulietti e Lodolini e il viceministro allo Sviluppo economico Bellanova per discutere della situazione della JP Industries e della decisione di mettere in mobilità 400 lavoratori

La situazione precaria e drammatica per i lavoratori della ex Merloni  finisce a Roma. L'azienda che l'ha acquistata (la Jp Industries) ha avviato la procedura di mobilità per ben 400 lavoratori sui 684 complessivamente riassunti tra Gaifana di Nocera Umbra e Fabriano, e che ha destato non poche polemiche da parte del mondo politico. 
 

E proprio a Roma oggi si tenuto un incontro urgente tra i parlamentari on. Giampiero Giulietti e on. Emanuele Lodolini e il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova per discutere della situazione della JP Industries dopo l'annuncio di avviare la mobilità collettiva per i dipendenti.

I deputati - che hanno seguito la vicenda della Jp sin dall'inizio,hanno presentato proprio in queste ore una nuova interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere che venga immediatamente ritirata la procedura di mobilità per i 400 lavoratori e che si apra una prospettiva seria di crescita e sviluppo per il territorio della Fascia appenninica umbro-marchigiana già fortemente compromesso dalla crisi economica.

Nel corso dell'incontro con il viceministro (nei prossimi giorni incontrerà anche  l'imprenditore Porcarelli di Jp industries), è stata ribadita “l'inaccettabilità della decisione assunta dall'azienda di procedere con l'apertura della mobilità, una decisione – hanno affermato i deputati – estremamente lesiva degli interessi dei lavoratori, delle prospettive di sviluppo del territorio e delle comunità umbra e marchigiana”, sottolineando quindi la necessità di ritirare urgentemente la procedura di mobilità. “L'obiettivo del Ministero - ha detto il viceministro Bellanova - sono la tutela e il sostegno del lavoro prima di tutto”.

Giulietti e Lodolini hanno inoltre chiesto delucidazioni rispetto all'attuazione del piano industriale presentato al momento dell'acquisto dell’allora Antonio Merloni-Ardo o, se , al contrario, vi sia stato inadempimento della JP agli obblighi assunti all’atto di cessione/acquisto stipulato con la procedura di AS della Merloni spa. E di valutare se sussistano i presupposti  per promuovere un'azione di inadempimento nei confronti della società per il mancato rispetto degli impegni contrattualmente assunti. Se siano, infine, stati rispettati i punti dell'accordo di programma; se vi sia, ed eventualmente una situazione debitoria della JP nei confronti di banche, Stato e privati.

I deputati intendono infine verificare se sia definita la vertenza giudiziaria relativa all'impugnazione del contratto di cessione dopo il rinvio della Cassazione alla Corte di Appello di Ancona e quindi valutare, qualora sia ancora in corso, di intervenire in quella sede per avanzare possibili richieste, ove ancora possibili, di annullamento del contratto originario di cessione stipulato tra il ministero e la JP.

CONSIGLIO REGIONALE SULLA QUESTIONE EX MERLONI -  L'Assemblea legislativa dell'Umbria, nella seduta odierna, ha approvato all'unanimità una mozione urgente proposta dal consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) che impegna “la presidente della Giunta regionale e l'intero Esecutivo a fare di tutto, in sinergia con la Regione Marche e il ministero dello Sviluppo Economico, al fine di evitare che sia portata a compimento la procedura di mobilità di 400 lavoratori della Jp Industries, annunciata dalla proprietà il 29 luglio scorso”. 

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