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Economia

Ex Banca Etruria, a manager e consiglieri confisca dei propri beni? Catanossi e Gatti nel mirino del liquidatore

Ecco cosa rischiano di perdere qualora venisse accettata la richiesta del liquidatore che vuole bloccare un tesoretto da 520milioni di euro

Nell'inchiesta sul fallimento di Banca Etruria emergono le figuraedi due consiglieri umbri che, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera che ha studiato le carte, rischiano una parte molto importante del proprio patrimonio. Infatti il liquidatore Giuseppe Santoni ha chiesto ed ottenuto lo stato d’insolvenza dell’Istituto di credito aretino e ha ora chiede, a scopo preventivo, il sequestro dei beni di amministratori, manager e consiglieri di amministrazione. Il valore stimato è di 520milioni di euro tra terreni, ville, appartamenti, negozi e rimesse.  Il commissario quantifica in 520 milioni di euro il danno subito da risparmiatori e creditori.

Nel mirino del liquidatore ci sono tra gli altri gli umbri Carlo Catanossi - figura di spicco del panoramo politico e manageriale umbro - e Margherita Gatti. Il primo rischia vedersi sequestrati, secondo il corriere della sera, "due ville a Gualdo Tadino, oltre ad appartamenti e negozi" mentre l'altra possiede "svariate case a Perugia". Tutto è ancora in evoluzione e c'è chi, secondo il Corriere, avrebbe messo al sicuro i propri beni.

L'ARTICOLO COMPLETO DEL CORRIERE DELLA SERA

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