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Economia

Redditometro, al via mille accertamenti sul reddito reale degli umbri

Dal primo febbraio l'Agenzia delle Entrate inizierà a mettere in moto il nuovo cervellone per verificare il reale potere d'acquisto dei contribuenti con il reddito dichiarato al Fisco

Il 1 febbraio scatterà la fine della sperimentazione anche in Umbria del nuovo redditometro che è in mano agli uomini dell'Agenzia delle Entrate dopo l'immissione di nuovi softwear e la decisione di conteggiare qualcosa come 100 nuovi voci di spesa. La sperimentazione vede coinvolti le associazioni di categoria dopo scatteranno i veri e propri controlli che per la prima parte dell'anno riguarderanno – secondo la direzione dell'Agenzia delle Entrate – tra i 700 e i 1000 contribuenti umbri che saranno selezionati casualmente e non solo pescati tra quelli già iscritti nel potenziale libro nero degli evasori.
 
L'obiettivo è quello di verificare il reddito dichiarato di una persona confrontandola con la sua capacità di acquisto, attraverso conti correnti – ormai con il Governo Monti è caduto il muro del silenzio bancario - e le spese tracciate presso l'Anagrafe tributaria  e i costi standard per aree geografiche che vanno dalle spese delle bollette, passanto per quelle sanitarie e per l'istruzione, fino ad arrivare alla nuova tecnologia e agli svaghi. Se il tenore di vita dell'anno in corso non rispecchia la dichiarazione fiscale (esempio: l'acquisto di una moto da 13mila euro per una famiglia compasta da padre, madre e un figlio per un reddito da 25mila euro) scattano una serie di campanelli d'allarme che faranno procedere per gradi gli uomini delle Agenzie delle Entrate all'interno delle dinamiche sociali ed economiche della famiglia in odor di evasione. Se il reddito presunto supera fino al 20% reddito dichiarato, il contribuente può stare tranquillo: anche il fisco conosce le tentazioni di uno shopping forsennato e fuori dalle proprie capacità di acquisto, magari saccheggiando crediti bancari di piccola entità. 
 
Tra il 20-30 per cento di divario individuato dalle Agenzie delle Entrate, invece, si apre la strada per  un accertamento light  con il quale viene chiesto un incontro al soggetto sotto osservazione per poter  visionare insieme spese e fatture varie alle quali dovrà dare una giustificazione tecnica sulla provenienza e disponibilità dei denari impiegati. Se lo scostamento è superiore alla soglia espressa in procedenza (esempio: si possiedono tre case, due macchine, un campere e si sono dichiarati solo 25mila euro di reddito in un anno) il Fisco attiva controlli mirati e fa scattare un accertamento vero e proprio che potrà essere solamente impugnato in seconda sede dai contribuenti.
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