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Economia

Crisi, Ebrau: 1 mln di euro per le piccole e medie imprese

Un milione di euro, dal fondo mutualistico dell'ente bilaterale, contro la crisi del settore. L'iniziativa prevede sostegno al reddito, contributo agli investimenti e formazione continua

"Un segnale di fiducia a favore della piccola e media impresa e dei lavoratori umbri”: è stata questa l’osservazione comune a tutti gli intervenuti alla presentazione dell’intervento da 1 mln di euro, finalizzato al superamento delle difficoltà in cui versa il settore, messo a disposizione da Ebrau (Ente bilaterale regionale artigianato umbro), attraverso i suoi fondi mutualistici.

Del milione di euro, oltre 700mila euro saranno destinati alle “prestazioni aggiuntive”, di cui 550mila euro finalizzati a sostenere il mantenimento del livello di occupazione e 150mila distribuiti fra fondo rotativo (come controgaranzia su finanziamenti richiesti dalle imprese aderenti e assistiti da garanzia accessoria dei confidi) e contributi su investimenti finalizzati al miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro. I restanti 300mila euro saranno dedicati, invece, alla formazione continua, al fine di rafforzare e riconvertire le competenze dei lavoratori, per sostenere e migliorare la loro competitività e quella delle imprese.

A illustrare questi dati, durante l’incontro che si è svolto  lunedì 7 maggio, nel salone d’onore di Palazzo Donini, a Perugia, c’erano il cavaliere Giovanni Bianchini, presidente di Ebrau, Vasco Cajarelli, segretario Cgil Umbria per il settore artigianato, Paolo Arcelli, direttore Cna Umbria, Carla Casciari e Vincenzo Riommi, assessori rispettivamente alle politiche sociali e allo sviluppo economico della Regione Umbria.

“Abbiamo deciso di agire in tempi immediati – ha commentato il presidente Bianchini – perché oggi, come mai prima, la piccola e media impresa vive una crisi profonda. Dobbiamo, per questo, rispondere alla richiesta di concretezza, che ci viene dai lavoratori, con un segnale forte verso i nostri associati, le amministrazioni e il governo. Oggi serve concretezza”.

Il contributo è stato individuato dalle associazione dell’artigianato e della piccola impresa (Confartigianato, Cna, Claai) e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori (Casartigiani, Cgil, Cisl e Uil) dell’Umbria, soggetti fondatori degli enti bilaterali Ebrau, Fondartigianato (fondo artigianato formazione) e Opra (Organismo paritetico regionale artigianato).

“La situazione del settore della piccola e media impresa e dell’artigianato - ha spiegato l’assessore Riommi -, è quella pesante che c’è in tutto il Paese: crisi della capacità produttiva, sofferenza economica, aumento della disoccupazione e crescente chiusura di aziende. Come in un’altra pregevole iniziativa che l’Ebrau mise in campo, a seguito del terremoto del 1997 in Umbria, anche oggi siamo in emergenza, soprattutto perché stiamo parlando di un settore fondamentale per la nostra economia, che dà lavoro al 56 per cento dei cittadini della regione. Spero, come cittadino e come amministratore locale, che questa iniziativa sia da esempio anche per gli operatori degli altri settori del mondo del lavoro”.

“È un contributo importante  - ha concluso l’assessore Casciari - e non solo in termini concreti. Un milione di euro sono tanti e, soprattutto, al di la della più sterile concertazione sui tavoli, arrivano agli imprenditori e alle loro famiglie. Soggetti che vivono una drastica ricaduta della crisi odierna, come purtroppo ci raccontano anche le cronache di questi giorni. Intervenire in questa direzione è sicuramente un valore aggiunto per l’iniziativa degli enti bilaterali”.


 

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