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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

E45 chiusa, viadotto sequestrato: 100 posti di lavoro già a rischio, l'allarme

Confcommercio Umbria: "Servono interventi straordinario, almeno 100 posti di lavoro a rischio"

La chiusura della E45 e il sequestro del viadotto Puleto, in provincia di Arezzo, fanno danni anche in Umbria. A lanciare l'allarme è Confcommercio, che ha chiesto alla Regione Umbria di attivarsi "per ottenere la cassa integrazione straordinaria in deroga, necessaria per salvare almeno 100 posti di lavoro nei distributori di carburante della E45".

Secondo l'associazione di categoria "serve, da subito, individuare misure straordinarie per sostenere le imprese che in questo momento soffrono più di altre, in modo che possano restare sul mercato fino a quando l’emergenza E45 sarà risolta". 

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Come spiega Confcommercio, "sono una ventina gli impianti di distribuzione del carburante attivi lungo la E45, messi in ginocchio dalla sua chiusura. Ad essere penalizzati non sono solo quelli più vicini al tratto sotto sequestro, nell’alta Umbria, che in qualche caso hanno addirittura chiuso. Tagli di circa il 50% nel fatturato si registrano anche in quelli vicini al capoluogo di regione, dove a crollare non è solo la vendita della benzina ma anche di tutti i servizi accessori, a cominciare da quelli di pubblico esercizio". 

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E ancora: “Il danno è già enorme, la preoccupazione è tanta”, commenta Giulio Guglielmi, presidente di Figisc Confcommercio Umbria, l’associazione dei gestori di impianti stradali di carburante. “L’incertezza sui tempi di soluzione della vicenda E45 aggrava la situazione di tanti colleghi che stanno vivendo la chiusura della superstrada come una vera e propria calamità. Le nostre sono piccole imprese, ma insieme pesano nell’economia di questa regione: in questo momento sono a rischio almeno 100 posti di lavoro e il futuro di altrettante famiglie”.

Nei giorni scorsi, Confcommercio Umbria e Federalberghi avevano già manifestato le forti preoccupazioni degli imprenditori umbri per la situazione di incertezza che si è creata a seguito della chiusura della E45. “Ora è strategico il fattore tempo - hanno ribadito le due associazioni - bisogna risolvere questa situazione nel minor tempo possibile per limitare i danni agli imprenditori e ai cittadini umbri”.

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