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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Comunità Montane, i sindacati avvertono: servizio antincendio a rischio

Forti dubbi sulla partecipazione dei dipendenti delle Comunità Montane alla campagna antincendio del 2012 a margine dell'assemblea dei lavoratori

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Dopo l’incontro dei giorni scorsi e l’assemblea dei lavoratori squadre antincendio delle Comunità Montane, sono emersi forti dubbi sulla partecipazione dei dipendenti alla campagna antincendio 2012.

Tutto nasce dalla riunione tra il funzionario regionale Dott. Groman, le segreterie regionali sindacali e i delegati. In questo appuntamento la Regione faceva sapere del taglio del 50 %  che il Governo aveva imposto sui finanziamenti per la campagna antincendio, quindi occorreva tagliare al 50 per cento anche l’operatività delle squadre stesse.

Premettendo che, ad oggi, la Regione deve saldare degli emolumenti legati alla scorsa stagione, non riusciamo più a capire quali sono le sue priorità. L’Umbria, grazie alla struttura che si era data, è tra le regioni italiane più virtuose in fatto di prevenzione incendi, infatti detiene una bassissima media percentuale di incendi raffrontata con quello che succede a livello nazionale.  

Ora se questo è vero, è altresì vero che buona parte del merito spetta ai lavoratori forestali addetti a questo servizio, che invece sarebbero i soli penalizzati dal taglio delle risorse. In effetti nell’Assemblea svoltasi è emersa la volontà di non mettersi più a disposizione se le condizioni non dovessero rimanere quelle concordate un paio di anni fa.

Infatti già da alcuni anni i lavoratori hanno accettato un drastico ridimensionamento del servizio, subendone anche forti penalizzazioni economiche,  è evidente che ulteriori tagli non sarebbero più tollerati. Attendiamo perciò con impazienza l’ulteriore incontro con il Dott. Groman per cercare di trovare una soluzione condivisibile che non colpisca i soli lavoratori delle Comunità Montane.

Risparmiare soldi sulla prevenzione a nostro avviso significa soltanto dover mettere più soldi sulla bonifica delle aree colpite da incendi, e questa non rappresenterebbe una riduzione di costi, ma solo una scelta politica sbagliata. Le gravi sciagure ambientali che colpiscono il nostro Paese, vedi la Liguria, dovrebbero farci riflettere sull’utilizzo delle risorse, che dovrebbero servire più a prevenire che a bonificare. In Umbria sostanzialmente lo abbiamo fatto fino ad ora, cambiare è pericoloso e soprattutto più costoso e questo dovrebbe far riflettere.

 

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