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Perugina, un "Bacio" agrodolce: in aumento le vendite, ma la produzione non vola. Rischio esuberi?

I sindacati hanno ammesso che l'ultimo incontro, in Confindustria con Nestlé, ha partorito qualche dubbio di troppo quando sono stati anticipati i numeri delle vendite e della produzione

Torna qualche nube di troppo nel cielo sopra la storica fabbrica della Perugina a San Sisto. Non sono nuvoloni né si può già prevedere una nuova tempesta, ma qualcosa non quadra dopo il super-investimento di 60 milioni di euro per rilanciare i prodotti che vengono sfornati dallo stabilimento perugino. E quando qualcosa non quadra - in fatto di numeri - ecco dunque rispuntare fuori il pericolo di quei esuberi, alcuni anni fa preventivati intorno alle 200 unità.

I sindacati hanno ammesso che l'ultimo incontro in Confindustria con Nestlé sulla verifica dell’Accordo del 7 aprile 2016 con un focus specifico sul progetto di rilancio della confiserie, ha partorito qualche dubbio di troppo quando sono stati anticipati i numeri delle vendite e della produzione ad un anno dalla fine del progetto-investimento. “Non accettiamo l’idea che 60 milioni di investimenti possano essere irrilevanti rispetto ai livelli occupazionali.Una fuga in avanti, perché ad un anno dal termine dell’accordo è prematuro parlare di numeri, controproducente perché si tradisce lo spirito e il contenuto dell’accordo che parla di condivisione e step di verifiche continui".

Da qui l'ammissione di una immediata assemblea con i lavoratori di San Sisto per fare il punto sull'incontro. I numeri non sono malaccio ma al momento non consentono di fare un balzo in avanti in fatto di produzione. "Continua il buon andamento del Bacio - si legge nel resoconto dell'incontro - e delle tavolette, sia sul mercato interno che sull’export, purtroppo sull‘export l’aumento del 44% non si traduce in volumi importanti, tali da assicurare un conseguente aumento produttivo".

Inoltre la Nestlé ha ufficializzato il contratto di fornitura alla Froneri dei biscotti per il Maxibon della durata di tre anni e con un iniziale quantitativo di circa 930 tonnellate. In questi 12 mesi è importante che arrivino commesse di un certo livello da fuori del Paese. In particolare dagli Stati Uniti. In caso contrario si tornerà a parlare di esuberi. Ecco il perchè di quelle fastidiose nubi nere tornate nel cielo sopra lo stabilimento della Perugina. 

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