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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Crescono i depositi sui conti correnti in Umbria

Biagiotti, Banca Generali: “Le famiglie umbre mostrano un approccio più prudente agli investimenti, frutto del clima di incertezza dei mercati”. I depositi sui conti correnti in aumento del 4,4% secondo Banca d’Italia

Sono più di 7 i miliardi depositati sui conti correnti delle famiglie umbre a fine 2018, il 4,4% in più rispetto al 2017. Questi i dati rilevati da Banca d’Italia nella sua Relazione Annuale che mettono in luce l’atteggiamento prudente degli investitori di fronte all’attuale clima di incertezza dei mercati.

Una tendenza che non riguarda solo l’Umbria ma che coinvolge tutta la penisola: nel 2018, più di un terzo della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è rimasto parcheggiato sui conti correnti, raggiungendo la cifra record di 1.230 miliardi di euro. Dato più alto di sempre da quando si effettuano le rilevazioni, questa cifra rappresenta oltre il 30% dell’intero ammontare della ricchezza finanziaria delle famiglie – arrivata a quota 4.217 miliardi di euro – e risulta diretta conseguenza del contesto di incertezza che ha caratterizzato i mercati finanziari nella seconda parte del 2018.

“Il clima di incertezza dei mercati frutto delle tensioni geopolitiche e commerciali che hanno caratterizzato lo scenario internazionale spinge le famiglie e i risparmiatori a considerare un approccio più prudente ai loro investimenti” - spiega Ermes Biagiotti, Area Manager Banca Generali Private in Umbria, Marche e Abruzzo “in questo contesto è fondamentale proteggere i portafogli e ricercare una diversificazione del rischio, considerando i pro e i contro della liquidità sui conti correnti”. Tenere i propri risparmi fermi sul conto corrente significa infatti fare i conti con l’inflazione e rischiare di perdere interessanti opportunità di mercato, per una popolazione – quella umbra - che gode di una ricchezza finanziaria pari a 2,4 volte il reddito disponibile, raggiungendo i 58,7 mila euro pro capite.

Anche le famiglie private sono interessate da questo trend. L’Associazione Italiana di Private Banking (AIPB) evidenzia come nel 2018 il contesto di crescente incertezza abbia spinto la clientela private ad aumentare di oltre 5 punti percentuali la quota di asset liquidi detenuti nei portafogli. “Prudenza e diversificazione sono due elementi imprescindibili nella costruzione dei portafogli di investimento. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni sempre più efficienti in grado di prospettare risultati concreti, grazie a servizi di protezione patrimoniale in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie che non si limitano alle scelte di investimento, ma anche alla valorizzazione delle proprietà immobiliari, di impresa e familiari in senso lato” conclude Biagiotti. Una prospettiva che vede i risparmiatori andare verso investimenti con orizzonti temporali di lungo periodo, dove la prudenza trova risposta nella diversificazione dei portafogli e nel tema, sempre più di tendenza, della sostenibilità.

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