rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Costi della politica, i consiglieri regionali a dieta: ecco tutti i tagli alle indennità

Primo passo importante verso la spending review dei costi e delle indennità dei politici regionali. Il 20 approvazione in Consiglio. Ecco cosa cambia e quando ci guadagnano i cittadini

Tutti i gruppi politici presenti in consiglio regionale hanno deciso di mettere concretamente mano ai costi della politica regionale. In Prima Commissione consiliare è stata approvata all'unanimità la proposta di legge dell'Ufficio di Presidenza che modifica e ridetermina la normativa relativa a entità, procedure e controlli della spesa degli organi consiliari. Il tutto in linea  con quanto stabilito dalle Conferenze dei presidenti di Regioni e Consigli. Quest'ultimo organismo aveva fissato i limiti massimi degli emolumenti degli organi consiliari e dei contributi ai gruppi prendendo come parametro le Regioni più virtuose (Umbria, Emilia Romagna e Abruzzo). Il 20 dicembre il passaggio decisivo in consiglio regionale per far scattare da gennaio 2013 il nuovo regolamento. 

ECCO COSA CAMBIA

GRUPPI CONSILIARI 5mila euro a consigliere, più una quota di 0,05 euro per abitante divisa per i 31 consiglieri.  Dalla contribuzione sono esclusi i gruppi composti da un solo consigliere, salvo quelli che abbiano conseguito seggi in collegamento a liste provinciali di candidati alle elezioni. Esclusa in ogni caso la contribuzione a partiti o movimenti politici. saranno soppressi i gruppi consiliari costituiti sulla base del loro collegamento con le liste regionali.

IN CONCRETO - Si passa da novemila a consigliere regionale a cinque mila. Il contributo per telefono, convegni, giornali e libri sarà di 1400 euro rispetto ai 3mila del passatto regime. Addio ai gruppi Per l'Umbria di Catiuscia Marini (capogruppo Roberto Carpinelli) e per l'Umbria Fiammetta Modena (capogruppo Fiammetta Modena).

PERSONALE. Per quanto riguarda il personale dei gruppi, anche in questo caso l'ammontare della spesa sarà stabilito dall'Ufficio di Presidenza prendendo a parametro il costo di una unità di personale di categoria D6 senza incarichi di posizione organizzativa, moltiplicato per il numero dei consiglieri. Questa norma sarà applicata a partire dalla prossima legislatura.
 
CONTROLLO E TRASPARENZA. Ciascun gruppo dovrà presentare (entro il 30 gennaio) un dettagliato rendiconto delle spese che sarà trasmesso per il controllo al Collegio dei revisori e alla Corte dei Conti. Si prevede la decadenza dal diritto all'erogazione e la restituzione delle somme percepite, in caso di irregolarità segnalate dalla Corte dei Conti. I rendiconti di spesa, e le delibere di controllo della Corte dei Conti saranno pubblicati nel sito web istituzionale. I dati relativi ai contributi erogati saranno inoltre resi disponibili in via telematica alla Corte dei Conti, al Ministero dell'Economia e Finanze e alla Commissione per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti e dei movimenti politici.
 
EMOLUMENTI DEI CONSIGLIERI INDENNITÀ E RIMBORSO SPESE. Ai presidenti di Giunta regionale e ai consiglieri spetta un'indennità di carica e una eventuale indennità di funzione. L'importo degli emolumenti di presidenti di Giunta e Consiglio, consiglieri e assessori (indennità e rimborso spese) sarà fissato con atto dell'Ufficio di Presidenza entro i limiti fissati dalle due Conferenze delle Regioni: 13mila 800 euro lordi per i presidenti (Regione di riferimento l'Umbria); 11mila 100 euro lordi per i consiglieri (Regione di riferimento l'Emilia Romagna). Si riconferma il divieto di cumulo di indennità ed emolumenti, come pure la gratuità della partecipazione alle sedute degli organi istituzionali. Per i consiglieri, l'importo della quota di rimborso
spese per l'esercizio del mandato è correlata alla effettiva partecipazione ai lavori del Consiglio regionale e degli organismi istituzionali.
IN CONCRETO - I consiglieri regionali passeranno da 6500 euro netti a 6mila. Invariato quello del presidente Marini preso a modello da tutti gli altri consigli regionali essendo il più basso. 
 
VITALIZI. E' inserita la norma con cui si stabilisce che è escluso dalla erogazione il titolare di assegno vitalizio, o di assegno di reversibilità, condannato in via definitiva per reati contro la Pubblica amministrazione che comportino l'interdizione dai pubblici uffici. Il provvedimento sarà di durata pari al periodo dell'interdizione.
IN CONCRETO - Comunque dalla prossima legislatura saranno aboliti i vitalizi per i nuovi consiglieri regionali.
 
Nella proposta di legge vengono, infine, stabiliti il compenso massimo per gli amministratori delle società non quotate, direttamente o indirettamente controllate dalla Regione, e il trattamento economico annuo di chi ha rapporti di lavoro dipendente o autonomo con la Regione. In entrambi i casi l'importo non dovrà superare il trattamento economico del presidente della Giunta regionale. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Costi della politica, i consiglieri regionali a dieta: ecco tutti i tagli alle indennità

PerugiaToday è in caricamento