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Coronavirus, con le pizzerie chiuse la mozzarella va in crisi. Grifo Latte: "Servono misure urgenti"

Calato drasticamente il consumo di formaggi, si punta tutto sul latte a lunga conservazione: la cooperativa umbra lancia l'allarme e propone soluzioni per la ripresa

L'emergenza coronavirus fa inevitabilmente sentire i supoi effetti collaterali anche sull'economia e a subire i danni sono anche gli allevatori. Con le pizzerie chiuse e il freddo che non incentiva il consumo in casa, è drasticamente calata la produzione di mozzarella così come è sceso il consumo degli altri formaggi. A lanciare in Umbria un grido di allarme sulle difficoltà del settore è 'Grifo Latte', con un appello che vuole essere un contributo alla ripresa futura.

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PROBLEMI - “Abbiamo bisogno di interventi mirati che abbiano effetti concreti sul settore - commenta Carlo Catanossi, presidente della cooperativa  -. Servono misure facili da applicare e risolutive per le realtà produttive, per quando si ripartirà ma anche in questa fase di profondo impatto. Il latte è un prodotto che deve essere munto tutti i giorni e che non si può conservare a lungo. È necessario che si faccia chiarezza sulle quantità e sulla reale destinazione del latte importato. La trasparenza, come afferma Coldiretti da molto tempo, deve essere totale e il consumatore, ma direi tutti i cittadini, devono essere a conoscenza di cosa mangiano e da dove provengono i prodotti che consumano. In questa difficile fase il flusso non si è arrestato e continua imperterrito mentre il latte dei produttori italiani stenta a trovare collocazione e sconta prezzi molto bassi. Gli interventi non si devono far attendere troppo per non logorare il sistema produttivo. Ben vengano allora interventi per incentivare un contenimento della produzione, lo stoccaggio di Agea di latte in polvere e burro, gli aiuti agli indigenti con prodotti italiani, il sostegno allo stoccaggio privato”.

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SOLUZIONI - 'Grifo LAtte' propone alcune soluzioni a questi problemi: “Occorre trovare tutte quelle soluzioni che possano contribuire a far superare un momento così difficile e poi misure strutturali per garantire il futuro - prosegue Catanossi -. La nostra cooperativa è impegnata su più fronti ma sta reggendo bene il momento di emergenza. A fronte di pesanti contrazioni sul consumo dei formaggi e dell’azzeramento della produzione di mozzarella (stante la chiusura delle pizzerie e il freddo che non incentiva il consumo in casa), abbiamo assistito all’esplosione delle richieste di latte a lunga conservazione che i consumatori hanno scelto per le proprie scorte domestiche. In questo quadro stiamo garantendo il ritiro di tutto il prodotto dei nostri soci sia per quanto riguarda il latte bovino che il latte ovino in modo da non dare nessuna ulteriore difficoltà ai produttori. Ritengo che con un forte senso di responsabilità e una attenta capacità di operare attraverso gli strumenti migliori si possa dare risposte concrete a chi produce e a chi consuma”.

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