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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Coronavirus e lockdown, 376 imprese 'perse' in tre mesi: "Il peggior arretramento mai registrato"

I dati della Camera di Commercio di Perugia. Ma c'è una speranza: "118 imprenditori che hanno deciso di non cedere all’emergenza e di resistere, con coraggio, determinazione, senso di responsabilità"

“Esce stravolto da 3 mesi di blocco da pandemia, da marzo a maggio 2020, il sistema delle imprese della Provincia di Perugia". Il presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, stila un bollettino di guerra del periodo del lockdown e del coronavirus: "Crollano le iscrizioni di nuove imprese - spiega - , che passano da 1.075 del trimestre marzo maggio 2019, a 699 di marzo maggio 2020,  il trimestre in lockdown. In termini assoluti 376 imprese perse dal sistema imprenditoriale della provincia di Perugia nei novanta giorni di blocco. Un arretramento del 35%, il peggiore mai registrato prima”.

E non è finita qui: "La capacità e la forza di creare nuove aziende nei 3 mesi del blocco, da marzo a maggio 2020 appaiono compromesse". Il bollettino continua: "meno 75% nelle Attività Manifatturiere, solo 13 nuove imprese iscritte contro le 52 di un anno fa. Nel Commercio al dettaglio e all’ingrosso da 133 aziende costituite nel trimestre marzo maggio 2019 si scende a 105, - 21,1%. Altro settore cardine dell’economia provinciale, le Costruzioni passa da 76 nuove imprese a 66, - 13,2%. Le attività di Alloggio, Hotel e Ristorazione perdono 15 imprese, pari a – 65% di nuove iscrizioni nel trimestre lockdown. L’Agricoltura, Silvicoltura e Pesca riescono a creare 138 nuove imprese in regime di blocco, ma un anno fa erano state 168 e dunque il calo è del 17,9%".

Ancora il Presidente Mencaroni: “La pandemia ha colpito durissimo la fiducia di chi aveva intenzione di entrare sul mercato e costituire una nuova esperienza imprenditoriale.  Ma non ha travolto gli imprenditori che il Covid 19 ha trovato in attività. Li ha messi in forte difficoltà, ma non li ha battuti.  Almeno per ora. Lo conferma il dato delle cessazioni che nel trimestre di lockdown registra addirittura un calo, e non di poco, passando dalle  868 aziende cessate a  marzo maggio 2019,  alle  750 del trimestre del blocco.  Una riduzione delle cessazioni di 118 imprese, il 13,6%.  118 imprenditori che hanno deciso di non cedere all’emergenza e di resistere, con coraggio, determinazione, senso di responsabilità. 118 imprese che sono restate sul mercato, investendo su un futuro che appare difficilissimo”.

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