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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, Confcommercio scrive ai sindaci umbri: "Rimandate a settembre le tasse locali"

Il presidente Mencaroni esorta le amministrazioni locali: "Crisi senza precedente, agite subito"

Differire almeno fino al 30 settembre il pagamento delle tasse locali: Tari, Imu, Cosap e Imposta sulla pubblicità. E' la richiesta che Confcommercio Umbria ha rivolto a tutti i Comuni a fronte della "gravissima sofferenza" delle imprese causato dall'emergenza Covid-19.

La lettera, firmata dal presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni e rivolta ai primi cittadini, pone l'accento sulla assoluta necessità che i Comuni umbri adottino il provvedimento di sospensione delle tasse locali, già assunto altrove, perché continuare a tassare imprenditori costretti a stare chiusi a causa del Covid-19 significa "un accanimento iniquo, i cui costi, in termini di perdita di tessuto economico, saremo chiamati a pagare tutti".

La stessa richiesta è sostenuta dai presidenti dei vari mandamenti territoriali di Confcommercio, che si sono attivati presso le amministrazioni comunali di riferimento.

“Tenuto conto dei sacrifici che tutti siamo chiamati a sostenere in questa fase emergenziale, in attesa di eventuali, ma non certi, provvedimenti del Governo che sospendano il pagamento delle tasse locali” - ha scritto il presidente Mencaroni nella sua nuova lettera ai sindaci dell’Umbria - Confcommercio chiede alle amministrazioni umbre di provvedere in autonomia, attraverso propri atti di Giunta, differendo almeno fino al 30 settembre 2020 le scadenze dei pagamenti relativi a Tari, Imu, Cosap ed Imposta di Pubblicità.

L’aggravarsi della situazione epidemiologica anche nella nostra regione ed il conseguente tracollo delle attività economiche, chiamate ad un fermo senza precedenti, impongono azioni straordinarie per fronteggiare una crisi dalla portata eccezionale”.

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