5mila in fila per un contratto da giornalisti in Rai: crescono dubbi e sospetti

Un concorsone Rai da 100 posti per giornalisti. Una mega selezione da 5mila professionisti da tutto il Paese che sperano nello stipendio fisso di "Mamma-Rai" e sognano una ribalta mediatica nazionale e internazionale. Il tutto - da questa mattina - a UmbriaFiere a Bastia Umbria.

Nutrita ma non nutritissima la pattuglia umbra: una sessantina in tutto, ma il numero è difficile da quantificare. I professionisti - un gradino più in alto rispetto ai pubblicisti-giornalisti - affrontano un test a risposta multipla che, presumibilmente, verteranno su cultura generale, diritto web e lingua inglese: 100 domande, a quanto sembra, per 100 contratti a tempo determinato.

Il tempo per svolgere l'esame sarà di 75 minuti, le risposte non date varranno zero punti mentre quelle sbagliate comporteranno una penalizzazione di 0,50 punti. Impressionante la fila per accedere ai banchi assegnati all'interno di UmbriaFiere: un lungo serpentone sotto il sole che occupa tutta l'area parcheggio. Vietato alzarsi, hanno ribadito i commissari, ma se si richiede di andare in bagno sarà concesso. Una concessione che ha destato un po' di rumore tra i presenti anche perchè la prova dura soltanto 75 minuti.

Il concorso Rai, per quanto possa essere anche solo una leggenda metropolitana, fa rima sempre con raccomandati, delusi, teorie del complotto e padrini politici. E non è un caso che su Twitter già le prime delusioni, i primi sospetti... alla voce #concorsorai. Scrivono candidati e non: "#concorsorai che brutto partecipare ad occasione di lavoro importante sapendo già che non lo superi a causa di chi già sa di superarlo..." "..Come se poi già non lo sapessero chi deve passare e chi no!  #concorsorai".

E c'è anche chi ringrazia Dio per essere pubblicista (solo i professionisti possono accedere al concorso): "oggi sono contenta di essere pubblicista... così mi risparmio un'altra delusione". Infine chi tra delusione e speranza: "#concorsorai non dovrebbe sistemare gli scarti della politica ma i buoni giornalisti. In bocca al lupo a chi ci sta onestamente provando". 

(aggiornamento nel corso della giornata)