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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Spoleto

Banca di Spoleto commissariata: addio anche alle 100 assunzioni?

A rischio posti di lavoro. Ma c'è anche il congelamento (forse) del concorso per 100 assunzioni di giovani. Commissariato anche la Crediti e Servizi. Le motivazioni di Banca Italia

La Banca Popolare di Spoleto è stata commissariata dal Ministero delle Finanza su proposta della Banca d'Italia dopo le varie inchieste ed ispezioni che hanno riguardato l'istituto di credito tutto umbro. Una decisione clamorosa dove al momento non si conoscono le motivazioni ufficiali ma dovebbero essere legate ai 17 avvisi di garanzia per peculato e ostacolo alla Vigilanza emessi dalla Procura proprio a riguardo della gestione dell'istituto di credito.  La cooperativa crediti e servizi detiene il 51 per cento delle azioni e nelle ultime settimane si parlava di un ingresso di nuovi soci privati e anche di una Opa di imprenditore locali non gradita però alla maggioranza della cooperativa spoletina. 

La conferma di un commissariamento arriva anche dal sindaco di Spoleto Daniele Benedetti che si è detto molto preoccupato per i dipendenti e clienti: “In attesa di conoscere nel dettaglio le motivazioni hanno portato a tale decisione – ha detto il Sindaco - esprimo la preoccupazione dell’amministrazione comunale per le sorti di un istituto fondamentale per il nostro tessuto economico e la speranza che la situazione possa chiarirsi e risolversi nel migliore dei modi”.

Con il commissariamento saltano anche le speranze di migliaia di giovani dell'Umbria e del resto del Paese che speravano di trovare lavoro proprio nel maxi concorso per under 28 anni presentato dalla Banca stessa e riservato addirittura a 100 unità. Con il commissariamento tutto dovrebbe essere bloccato. 

LE MOTIVAZIONI - La proposta di commissariamento e' stata formulata da Bankitalia ''a seguito delle negative risultanze degli accertamenti ispettivi condotti''. Tra i motivi che hanno
portato la Banca d'Italia a chiedere e ottenere il commissariamento della Popolare di Spoleto ci sono la mancata assicurazione, da parte degli organi aziendali, delle condizioni di sana e prudente gestione e di un appropriato presidio dei rischi aziendali, oltre a rilevanti inosservanze della normativa in materia di trasparenza e antiriciclaggio.

L'ispezione ha pero' messo sotto accusa anche quella che e' ritenuta la incontrollata gestione operativa. Secondo via Nazionale una situazione di ingovernabilita' attestata dalla accesa
conflittualita' negli organi aziendali e dall'aspra contrapposizione creatasi tra la controllante Spoleto Credito e Servizi (51%) e l'altro socio di riferimento, Monte dei Paschi di Siena (26%). Quote, quelle della banca senese, per le quali lunedi' è scaduto il termine per l'acquisizione da parte della Scs guidata da Giovannino Antonini, ex presidente della Bps. Antonini, leader incontrastato della banca negli ultimi 10 anni, si era dimesso nel 2011 dopo un lungo braccio di ferro con la Banca d' Italia.

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