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Su quel che resta del sogno Ikea si combatte ancora. I 5Stelle: "Ritirare variante di Collestrada". Giunta. "No. Puntiamo ad altri investitori"

La grande Ikea, quella del mega centro commerciale, a Perugia è ormai un progetto archiviato. Non c'è stato un problema con i partner locali, con le istuzioni e con la location - come le solite "boccacce" vanno dicendo in giro - ma è stato un cambio di filosofia a livello mondiale del gruppo svedese che ha deciso di puntare tutto su tre nuove vie: negozi più piccoli in centro storico, vendita online potenziata e l'affitto dei mobili che possono essere restituiti dopo alcuni anni. Perugia resta in ballo, forse per lo store in centro storico, mentre ha aperto a collestrada Ikea progetti su misura a dimensione di famiglia. 

In questo scenario il Movimento 5 Stelle ha chiesto di ritirare la variante urbanistica a Collestrada (ampliamento dell'attuale centro commerciale, nova viabilità e recupero dell'ex Enel) per mettere in salvo l'area, i residenti e l'attuale viabilità che, secondo il Movimento 5 Stelle, ma anche parte della sinistr e del Pd, non vrebbe mai retto all'urto dei flussi da e per l'Ikea a Perugia.

"Il progetto, nato commercialmente vecchio, tanto che ricordammo ad Ikea Italia, che il nuovo responsabile di Ikea stava cambiando strategie commerciali, viola il vigente atto di programmazione commerciale adottato dal Consiglio nel 2013, il quale vieta nuove medie a grandi strutture di vendita per le aree servite dal raccordo autostradale Perugia – Bettolle nel tratto Perugia Madonna Alta – Ponte San Giovanni e sulla E45 nel tratto compreso tra Collestrada e Ponte San Giovanni – Raccordo Autostradale. E, non potrebbe essere altrimenti perché a prescindere da futuribili interventi sulla viabilità che alcuno ha pienamente compreso l’area di Ponte San Giovanni e di Collestrada già subiscono pesanti ricadute sotto il profilo ambientale, a causa della mole di traffico oltre la capacità dell’infrastruttura e quindi sotto il profilo ambientale e della salute dei cittadini". 

IL capogruppo Cristina Rosetti ha ricordato  anche la non completa chiarezza "del progetto e contestato alla Giunta Romizi di essersi limitata a recepire il progetto e a propagandarlo anziché valutarlo sotto tutti gli aspetti. E, anche qui, non avevamo torto. Tanto che dalla Determina dirigenziale della Regione Umbria, che dispone la VAS sulla variante, emergono grosse lacune, anche sulla variante urbanistica, e in particolare una non satisfattiva rappresentazione degli impatti su paesaggio, ambiente e soprattutto sulla salute dei cittadini".

Di ritirare la variante urbanistica per Collestrada la maggioranza e sindaco non ne vogliono sapere anche perchè si spera di poter attrarre un altro grande invesimento che possa compensare i posti di lavoro persi con Ikea."Il quadro è completamente cambiato - ha spiegato l'assessore Fioroni - e quindi bisogna restare lucidi è analizzare tutta questa situazione complessa cercando di mantenere in campo gli strumenti adatti per esere ancora attrattivi come territorio ai grandi investimenti".
 

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