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Tsunami cassa integrati in Umbria, da maggio in povertà 14mila: patto Regione-Sindacati

Piena è la condivisione della Regione verso l'iniziativa delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil che, a Roma, hanno richiesto un immediato intervento del Governo al fine di rifinanziare la Cassa integrazione in deroga

Più il tempo passa e più l'argomento Cassa integrazione in deroga diventa scottante, ad oggi i dati non sono confortanti e secondo le stime regionali servirebbero almeno 60 milioni per l'Umbria perchè si possa coprire interamente la necessità. Per l’Umbria si può attualmente contare su circa 20 milioni di euro, di cui 4 non ancora disponibili. Lo scorso anno il fabbisogno regionale è stato di circa 52 milioni di euro e la dinamica delle autorizzazioni, nei primi 3 mesi del 2013, evidenzia una tendenza all’incremento delle ore di oltre il 20% sul 2012.

“Nonostante gli specifici provvedimenti adottati dalla Regione per evitare un’immediata e traumatica interruzione della Cassa in deroga è evidente che entro il mese di maggio, in assenza di idonei interventi nazionali, si produrrà anche in Umbria il blocco della operatività di questo ammortizzatore sociale, come sta già accadendo in numerose altre realtà regionali”: lo ha affermato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi.

E’ per tali ragioni che Riommi ha espresso 'piena condivisione' per l’iniziativa delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che stamani, a Roma, hanno richiesto un immediato intervento del Governo al fine di rifinanziare la Cassa integrazione in deroga e che tale intervento debba avvenire entro il mese di maggio. “Una richiesta che le Regioni hanno da tempo avanzato – evidenzia l’assessore - e che  auspico possa trovare immediata rispondenza per evitare che nelle prossime settimane non meno di 500 mila lavoratori, tra cui anche 11 mila umbri, rimangano senza lavoro e senza sostegno al reddito. Tale prospettiva avrebbe anche per l’Umbria effetti devastanti”.

Proprio per evitare una traumatica interruzione della Cassa in deroga – ha concluso Riommi, nella seduta di Bilancio dei primi di aprile la Regione Umbria ha disposto l’autorizzazione alla Giunta regionale a rilasciare autorizzazioni in “overbooking” nel limite del 25% delle risorse disponibili ed ha previsto un autonomo finanziamento integrativo di 2,3 milioni di euro con fondi regionali.

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