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Centro, gli Stati Generali partoriscono la cura: rilancio in 9 punti

Le associazioni dei cittadini, l'amministrazione comunale, i rettori Bistoni e Giannini allo steso tavolo per progettare un piano di rilancio. Ecco la lista dei buoni propositi

Gli Stati generali per il rilancio del centro storico sono andati a buon fine. Almeno sulle ricetta delle medicine da somministrare al "grande malato". Ora dalla cura alla salute il percorso non sarà certo così facile. La riunione è scivolata via tra applausi reciprochi e accordo quasi su tutto.

Presenti i rappresentanti delle associazioni del centro (Acropoli, Vivi il Borgo, Rivivi il Borgo di Sant'Antonio, Italia Nostra, La Città di Tutti e altri ancora), dei commercianti, dei sindacati e delle istituzioni come Università degli Studi e Università per Stranieri (erano presenti i rettori Bistoni e Giannini) e del Conservatorio musicale. Il tutto coordinato dal sindaco Boccali e del suo vice Arcudi. Lasciando da parte le parole di routine, la ricetta concordata e da applicare è racchiusa in questi punti chiave.

I punti: 
a) Sicurezza, ma senza militarizzazione. 
b) Riempire il "vuoto" del centro con la residenzialità di giovani coppie, rilancio dell'offerta universitaria per nuove iscrizioni, e riportare in centro con le sedi associazioni di categoria, attività commerciali nuove e uffici.
c)Appartamenti, locali e uffici da reperire nelle strutture dello Stato ormai chiuse: ex Carcere di Piazza Partigiani, caserme (Distretto e San Bernardo)
d)Recupero del Mercato Coperto: vetrina dell'eccellenze dell'Umbria, spazi culturali e aggregativi.
f)Vigili di quartiere
g) Censimento delle famiglie residenti (accordo con Forze dell'ordine) e controlli sui locali
h) Guerra alla speculazione edilizia: fondi che diventano monolocali
i) Eventi per tutto l'anno
L) Tavolo con i privati per riaprire Lilli, Pavone e Turreno anche con nuove destinazioni d'uso. Se restano sfitti super-Imu per penalizzare i privati dissidenti.
 
Il disaccordo:
L'associazione dei commercianti,le istituzioni e alcuni residenti promuovono la nuova Ztl dell'assessore Ciccone: bene l'apertura fino alle 24 per tutto l'anno e l'approdo libero a Piazza Italia. Contrarie l'associazioni storiche che vorrebbero un centro con meno macchine, una Ztl più restrittiva e maggiore pedonalizzazione del centro per apprezzare meglio i percorsi storici e architettonici. 
 
Conclusione:
L'affinità tra il sindaco e i protagonisti del centro c'è. Con la base forse un po' meno.

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