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Economia

Cassa integrazione, Cgil conferma: "In Umbria scenario preoccupante"

L'osservatorio della Cgil conferma l'aumento del ricorso alla cassa integrazione rispetto a gennaio 2011, che delinea un quadro preoccupante per lo scenario lavorativo dell'Umbria

In Umbria, anche nel primo mese del 2012, continua ad essere pesante il ricorso alla Cig, in calo rispetto agli ultimi mesi del 2011, ma in aumento rispetto al mese di gennaio dell’anno precedente. Questo è quanto afferma il rapporto dell'Osservatorio della Cgil.

Se poi consideriamo che la produzione industriale rispetto al 2008 è calata del 20%, il quadro della situazione è indubbiamente preoccupante e richiede una inversione di tendenza nella politica economica ed industriale. Anche in considerando il fatto che, in questa situazione drammatica, molti imprenditori hanno dirottato risorse verso le attività finanziarie ridimensionando l’impegno sul versante industriale.

Dai dati forniti dall'osservatorio nazionale della Cgil, l’Umbria risulta essere tra le regioni più esposte, con la Cassa integrazione in deroga che rispetto a gennaio del 2011 aumenta del 127%. Ed è bene sottolineare che ogni lavoratore in cassa integrazione a 0 ore perde circa 675 euro nette di salario mensile.

Per quanto riguarda la nostra regione, a gennaio 2012 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, l’andamento nel ricorso alla Cig è il seguente. La Cigo è aumentata del 117%. La Cigs è diminuita del 29,2%. La Cigd è aumentata del 127%. Con un aumento complessivo per i 3 tipi di Cig del 62%.

I lavoratori umbri coinvolti dalla Cig a gennaio 2012 risultano essere complessivamente 14.408, di cui 7.172 in Cigo, 2.519 in Cigs, 4.717 in Cigd. Per quanto riguarda i lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione a 0 ore il numero complessivo è di 7.204, di cui 3.586 in Cigo, 1.259 in Cigs, 2.385 in Cigd.

Questi dati ci confermano che la situazione è molto difficile, mentre la tendenza per il 2012 ci dice che siamo in piena recessione e che occorrono politiche economiche ed industriali di contrasto a questa tendenza, che comporta un impoverimento per il Paese e per la nostra Regione.

Anche da questi dati si evince come è del tutto fuorviante pensare ad un intervento sull’articolo 18, così come sono fuori luogo anche le dichiarazioni del Ministro Elsa Fornero, che tende a mettere in discussione uno strumento fondamentale come la cassa integrazione straordinaria. Dalla crisi si esce rispettando i diritti dei lavoratori ed estendendo gli ammortizzatori sociali. Su questo la CGIL è intenzionata a sviluppare tutte le iniziative necessarie.

 

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